La UIL sembra non abbia meglio da fare che attaccare le RdB

Lamezia Terme -

Da alcuni mesi a questa parte, la UIL regionale sta spendendo molte energie per attaccare in modo violento e strumentale la RdB ed i suoi rappresentanti.

La cosa non ci sconvolge, né ci sorprende più di tanto: conosciamo il livello dei rappresentanti regionali di questo sindacato.

Pertanto sinora abbiamo deciso di essere superiori e di ignorare questi attacchi, lasciando all’intelligenza dei lavoratori, il giudizio sulle stupidate che i dirigenti UIL, imperterriti, si ostinano a scrivere.

Però oggi, visto che questi attacchi si ripetono, sentiamo il dovere di intervenire.

La UIL sta mandando in giro a tutte le più alte cariche dello Stato a partire da Brunetta (manca solo il Presidente Napolitano: forse se ne sono dimenticati), lettere nelle quali, partendo dalla Dogana di Catanzaro, prova a prendere di mira la RdB.

Gli attacchi vertono sull’accusa che un funzionario direttivo, III Area F4, sia stato messo a capo di un settore dell’Ufficio delle Dogane di Catanzaro.

Capiamo che per chi è abituato a fare il sindacalista di professione possa suonare strano, ma per noi delle RdB, che facciamo sindacato per passione, con il massimo impegno, ma che lavoriamo a pieno titolo per l’amministrazione, e che per fare sindacato sacrifichiamo il nostro tempo libero occupandoci dei disagi che i lavoratori vivono nei loro uffici, per noi delle RdB, dicevamo, è assolutamente normale che un funzionario direttivo sia messo a dirigere qualcosa: percepisce uno stipendio maggiore proprio per questo!

Se vivessero di più la realtà degli uffici forse capirebbero che di norma questa è la regola. Se non fosse così, usando il loro stesso metro, allora sì che dovrebbe essere immediatamente avvertito Brunetta.

Ma le argomentazioni usate in modo meschino nelle lettere, lasciano intendere che queste posizioni non sono figlie di un livello idoneo e di una adeguata professionalità, bensì di “privilegi personali e sindacali”. Stiamo valutando se queste affermazioni, unite a quelle fatte precedentemente, siano meritevoli di tutela legale.

Quello che traspare, comunque, da questi attacchi è evidente: da una parte non si ha proprio la più pallida idea di quella che è l’organizzazione dei servizi in dogana; dall’altra c’è il basso tentativo di sponsorizzare singoli iscritti UIL, senza avere cognizione dei servizi di responsabilità che questi sono già chiamati a svolgere nei singoli uffici, e questo perché abituati a ragionare solo in termini di “pennacchio”.

Ma ciò che ci interessa ricordare è che la gestione della Dogana di Catanzaro, sia quella attuale che la precedente, non è stata affatto risparmiata dalle critiche della RdB, i cui comunicati sono disponibili per tutti, sul sito regionale della RdB/CUB.

La strumentalità di questi attacchi è sotto gli occhi di tutti; infatti, mentre il rappresentante regionale in questione delle RdB, proprio per l’incarico che occupa, ha scelto da molto tempo di non partecipare alle riunioni sindacali della Dogana di Catanzaro e quasi mai a quelle regionali (pur non ravvisando, la nostra organizzazione alcuna incompatibilità, in questo caso, con la funzione svolta), la UIL, con una faccia di bronzo che non ha eguali, trova assolutamente normale che il Capo Area Gestione Contenzioso dell’Ufficio delle Dogane di Gioia Tauro non solo partecipi regolarmente alle riunioni regionali (spesso anche come Capo delegazione della UIL), ma che sia anche il rappresentante UIL nelle riunioni sindacali dello stesso Ufficio di Gioia Tauro!!!!

La stessa UIL, poi, tanto solerte a criticare la presunta incompatibilità della RdB, non trova affatto strano che il vice Capo della S.O.T. di Cosenza sia anche rappresentante provinciale di quel sindacato.

Ma non è tutto, il responsabile nazionale della UIL Dogane (colui cioè che deve difendere i lavoratori delle dogane nei confronti dei dirigenti), ha addirittura un incarico dirigenziale nell’agenzia delle Dogane!

Bene, non vogliamo farla lunga con questo livello di polemica davvero basso e che non ci appartiene, nel quale siamo stati trascinati e di cui ci scusiamo: quello che preoccupa come organizzazione sindacale, è che questo accanimento abbia come scopo (oltre a quello di provare ad avvantaggiare ingiustificatamente iscritti UIL), da una parte attaccare le RdB, sindacato conflittuale che dà loro, notoriamente concertativi, assai fastidio, dall’altra di provare a dividere i lavoratori e, conseguentemente, favorire la confusione che regna nell’Ufficio delle Dogane di Catanzaro, confusione denunciata per prima proprio dalle RdB.

In tutti i casi, l’Esecutivo Nazionale delle RdB/CUB, si è fatto carico del problema e, oltre ad elevare una formale protesta contro i rappresentanti nazionali della UIL, si è dichiarato disponibile sin d’ora a trovare un accordo con le altre sigle, per definire in modo chiaro ed inequivocabile le cause di eventuali incompatibilità con le cariche sindacali.

Noi siamo pronti ad andare avanti sino in fondo su questa questione: chi è disposto davvero a seguirci?