VVF Catanzaro: Tentativo di schiavizzazione
Tentativo di schiavizzazione al comando di Catanzaro
Con una disposizione d’imperio il dirigente VF di Catanzaro, OBBLIGA il personale che ha svolto il proprio turno di servizio diurno di 12ore a svolgere la Campagna Antincendi Boschiva.
Stante il fatto che il personale VF dopo 12 ore di lavoro deve avere il tempo di potersi riposare e recuperare le energie psico-fisiche, non può essere OBBLIGATO a prestazioni lavorative straordinarie nel suo tempo libero.
I vigili del fuoco dopo aver rispettato l’orario di lavoro hanno solo obblighi in caso di calamità ed emergenze, ed in questi casi hanno sempre profuso il massimo impegno e partecipazione (ricordiamo a caso l’emergenza dell’Aquila, di Janò, di Giampilieri), invece a Catanzaro il dirigente senza alcuna contrattazione in materia ma in maniera coercitiva vorrebbe imporre lo straordinario al personale di turno libero, attuando una sorta di schiavizzazione vera e propria.
Questa mattina i lavoratori ed i dirigenti USB VVF hanno occupato gli uffici del comando chiedendo spiegazioni in merito a tale “obbligatorietà” e facendo rilevare che il contratto nazionale di lavoro non prevede l’organizzazione della vita privata del singolo lavoratore, secondo le necessità del comando.
Le risposte sono state di una vacuità inaudita; nelle more i lavoratori obbligati hanno lasciato il comando insieme ai dirigenti USB, senza svolgere alcun servizio “obbligatorio” fuori dal normale turno di servizio.
Non sono mancate minacce di sanzioni disciplinari, sanzioni che non trovano conforto nelle norme contrattuali ma anzi cozzano con norme comunitarie relative proprio alla tutela psicofisica della salute e della sicurezza dei lavoratori, i quali, devono conciliare i tempi di lavoro ed i tempi di vita.
Dell’accaduto è stato interessato prontamente il ministero degli interni con la richiesta esplicita di non obbligare nessun lavoratore.
I vigili catanzaresi sono determinati a non partecipare alla campagna antincendi per una serie infinita di problemi già denunciati nei tempio scorsi da questa OS.
Una soluzione proposta dalla USB ai dirigenti locali è la possibilità di attivare il richiamo dei precari permettendo di avere lavoratori preparati e formati proprio dall’amministrazione e dare al contempo la possibilità a numerosi padri di famiglia di poter portare un minimo di reddito nelle famiglie in un momento così triste dal punto di vista lavorativo ed economico.
Il Coordinamento Provinciale