USB VV.F. CALABRIA: DOPO L'ENNESIMA CATASTROFE L'ITALIA IL PAESE DELLE CATASTROFI ANNUNCIATE
Caro cittadino e Governo erano gli anni duemila quando il sindacalismo di base oggi USB, del comparto dei Vigili del Fuoco del Coordinamento Nazionale (attuale USB VV.F.) scriveva e formulava nero su bianco un “Dossier” denominato: L’Italia il Paese delle Catastrofi Annunciate (raggiungibile al seguente indirizzo internet) vigilidelfuoco.usb.it/fileadmin/archivio/vigilidelfuoco/49S_1.pdf . Questo lavoro appunto non aveva la pretesa di essere esaustivo ma si proponeva di essere la testimonianza di una realtà che da anni tenta di mettere in evidenza le distorsioni della politica in tema di Protezione Civile. Il sistema di Protezione Civile, realizzato con le riforme della Pubblica Amministrazione, avviata dai governi della XIII legislatura e definita dall'ultimo Governo Amato, che ha prodotto fino ad oggi quanto di peggio possa esserci in materia. Ha creato un doppione affidando l'attività di Protezione Civile ad un'Agenzia composta da funzionari con la facoltà di utilizzare a loro discrezione per i soccorsi il volontariato, i Vigili del Fuoco o altro. Ferma restando l’attività del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco che assicura il soccorso alla popolazione e l'intervento tecnico urgente su tutto il territorio nazionale, evidenziamo inoltre che fino ad oggi tutte le normative vigenti inquadrano il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco come struttura portante della Protezione Civile, ma nella realtà è ben diverso, poiché i Vigili del Fuoco sono già sul posto nell’immediato mentre lo stato di emergenza si attiva dopo 72 ore dal disastro con la Protezione Civile (con tutta la sua burocrazia infinita e alle volte anche qualche nota negativa e coperta da scandali – infatti ancora attendiamo risposte da molti fronti , una delle tante ad esempio è l’elicottero mai volato a Rigopiano).
La condizione dei Vigili del Fuoco che era già precaria fin dai tempi bellici, è stata peggiorata attraverso provvedimenti come l'incremento del numero dei Vigili del Fuoco volontari con funzione di “lavoratori” a cottimo o con contratti a termine. Questo svilisce anche la professionalità e quindi la capacità di garantire il soccorso tempestivo e qualificato alla popolazione. Chi pagherà veramente questa riforma saranno le sfortunate vittime di incidenti o di eventi calamitosi. Sia allora che oggi I lavoratori precari e permanenti dopo l’ennesima catastrofe “Annunciata” (Genova, Bologna, Ischia, oggi altra scossa di terremoto ecc…- l’elenco delle catastrofi italiane è troppo lungo) aderenti esclusivamente all’Unione Sindacale di Base, non si danno per vinti – e specifichiamo che quando succede una catastrofe, nonostante le difficoltà con quel poco personale che ci ritroviamo dobbiamo garantire anche le altre chiamate di emergenze varie (ascensore bloccato, incidente stradale, incendio cassonetto, ecc… e se noi Vigili del Fuoco siamo impegnati tutti sulla catastrofe chi ci va alle altre chiamate di soccorso, per colpa della grandissima carenza di organico? – gli Istituti nazionali e competenti hanno affermato che: «l’Italia è uno dei pochi paesi al mondo in cui rischio sismico, rischio idrogeologico e rischio vulcanico si sovrappongono. Per densità di popolazione e ridotta estensione reale c'è solo il Giappone che batte l’Italia e la batte anche in materia di prevenzione». Inoltre vogliamo mettere a conoscenza tutti per la milionesima volta del fatto che l’Italia è l’unica nazione facente parte dell’UE a non rispettare gli standard europei del soccorso che prevede 1 Vigile del Fuoco ogni 1.000 abitanti e 60.000 Vigili del Fuoco permanenti su tutto il territorio nazionale, in Italia il rapporto è di 1 Vigile del Fuoco ogni 16.000 abitanti e 28.000 Vigili del Fuoco permanenti (la metà del dispositivo necessario) su tutto il perimetro italiano (quest’ultimo dato dei 28.000 va sempre più a scendere perché i molti infortuni per carico di lavoro eccessivo abbassano il potenziale di soccorso, molti altri Vigili del Fuoco sono impiegati in attività amministrative lontane dal soccorso). Inoltre si deve calcolare che per colpa della grandissima carenza di organico i precari VV.F. vengono lasciati a casa perché dicono dai piani alti: «tra lenzuolate e tagli su tagli non ci sono soldi» quando succede una catastrofe o qualche sede è scoperta per mancanza di personale, vengono spostate unità scoprendo una zona per coprirne un’altra e la zona scoperta? Noi come USB VV.F. ripartiamo da questa testimonianza- denuncia “Decennale” per riproporre al nuovo Governo formato da M5S e Lega il problema dell'organizzazione e dell'efficienza della Protezione Civile in Italia. Ora è il tempo di presentare e discutere tempestivamente al Governo di oggi il futuro DDL la cui promotrice e sostenitrice è la Senatrice Bianca Laura Granato, che prevede il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco a capo della Protezione Civile e di tutte le emergenze – specifichiamo che in tutti i paesi europei e del mondo il Corpo dei Pompieri è a Capo di “TUTTE” le emergenze anche quelle sanitarie, e li dove esiste il termine Protezione Civile sono sempre il Corpo dei Pompieri il Capo. Inoltre USB Vigili del Fuoco Calabria in queste ultime ore è in contatto con gli organi competenti di Bruxelles, i quali sono già all’opera per valutare e studiare la situazione dell’emergenza italiana, in riferimento a quanto detto fino ad oggi, con attestazione probante a tal fine. Il tutto per dare una risposta concreta all'intera struttura della Protezione Civile, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco dovrebbe svolgere una funzione portante e di riferimento per tutte le sue componenti. Ad oggi abbiamo un personale precario VV.F. che sta attendendo ancora l’uscita del Bando di assunzione (come previsto dalla G.U. 302 del 29 dicembre 2017) fino ad allora sarà il personale permanente a fare un surplus di lavoro per un turno indefinito che si sa quando inizia e non sai quando si finisce e familiari, conoscenti ed amici continuano a piangere i loro morti. USB VV.F. da oggi rivendica ancora più di prima il DDL Granato e soprattutto La Prevenzione, La Salvaguardia e La sicurezza di ogni singolo cittadino, perché la vita è una sola e questo sistema basato sul dio denaro della classe dirigente che gioca a fare il piccolo scrivano fiorentino, (si sa la pratica rompe la grammatica) tutto questo deve avere una fine perché noi non possiamo continuare a contare i morti, feriti e non solo, non possiamo continuare ad aver paura degli eventi per poi non essere sicuri di saperli affrontare. Dobbiamo essere sicuri di vivere in un ambiente sicuro e circondati da specialisti che sappiano affrontare qualsiasi genere di emergenza, poiché tutti i cittadini pagano profumatamente delle tasse che includono anche la loro sicurezza.
Catanzaro, 15/08/2018