USB VIGILI DEL FUOCO CALABRIA: E CIOÈ GLI SCANDALI NEL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO NON SONO SOLO ALTROVE, MA ANCHE A CATANZARO.

Catanzaro -

La storia ebbe inizio quando su tutte le Agenzie di Stampa Calabresi vennero indicati  i nomi e i cognomi dei vincitori di una selezione pubblica per Operatore a tempo indeterminato per il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Catanzaro - graduatoria affidata e stilata dal Dipartimento Lavoro e Welfare e dal Centro per l’impiego della provincia di Catanzaro, senza tenere in conto la disciplina e le normative vigenti di selezione, reclutamento e concorsi adottati in tutta la pubblica amministrazione e/o (non rispettando neanche quello promulgato dalla tanto rinomata “Risoluzione Fiano” Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana il 29 dicembre 2017 - D.Lgs 217/2005 D.Lgs 139/2006 e successive modificazione riguardante i Precari del Corpo VV.F. per  chiudere il cerchio del precariato nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco - ove alla riserva della percentuale dei posti non si applica a parità di punteggio e/o se sei giovane o anziano!),  ed in altri Comandi dei VV.F. d’Italia, escludendo appunto dal suddetto, i livelli essenziali e soprattutto, facendo altissima discriminazione della Carta Costituzionale tra i candidati. I parametri essenziali utilizzati hanno consentito di fare collocare tra i primi posti candidati che non avevano titolo o che si sono creati all’uopo titoli su consiglio di qualche “esperto“, “tecnico dei bandi“: giovani rispetto agli anziani, gradi di parentele, lotte di potere tra restituzioni di favori tra amministrazioni, ecc... Fatta questa specificazione e premessa, si è tenuto presso il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Catanzaro una selezione i cui primi sei candidati sono stati giudicati inidonei. È accaduto che a seguito di diverse istanze di accesso avanzate da privati attraverso i propri legali e dal sindacato USB Calabria, il Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco della Calabria anziché evadere le domande ha ritenuto di annullare tutto il procedimento e di rinnovarlo nominando una nuova commissione, forse ritenendo che con tale determinazione avrebbe fatto tacere ogni cosa.

Appare strano, però che l’annullamento è stato decretato per la diversità delle postazioni PC assegnate ai candidati. Non risulta a questa organizzazione che vi siano state censure sotto tale profilo tecnico, per il quale il direttore, si ripete, è ricorso all’istituto dell’Autotutela, ravvedendone, secondo una formula di rito, l’interesse pubblico.

Nessuno ha mai segnalato questo apparente problema e la verità andrebbe ricercata. Sembrerebbe al momento che la motivazione dell’annullamento sarebbe stata sollecitata da qualcuno (forse membro della Commissione) che non condivideva il comportamento di qualche collega o superiore, ragione per la quale, il Direttore omettendo di verificare la sussistenza delle condizioni per aprire un procedimento disciplinare e di segnalare alle competenti Autorità ha ritenuto di chiudere il procedimento e di rinnovarlo.

Dopo qualche mese, il Direttore Regionale VV.F. ha modificato la Commissione, senza nessuna trasparenza come da normativa vigente, e successivamente sono stati riconvocati i sei candidati per sostenere la suddetta, e come per magia, sono risultati idonei taluni antecedentemente nominati dai quotidiani, eliminando però il sindacalista (anch’esso citato nei giornali come vincitore), perché considerato scomodo, in quanto avrebbe denunciato il tutto. Come O.S. siamo venuti anche a conoscenza che ci sono state delle anomalie anche nella formulazione della graduatoria, forse indotte da chi ha artatamente confezionato ad “hoc” le condizioni per essere collocato in posizione utile a danno dei terzi ma ciò che è grave che nonostante le segnalazioni la  Direzione della Calabria dei Vigili del Fuoco, il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Catanzaro, perseverano in suddetti errori, consapevoli dei rischi a cui incorrerebbero, nel caso in cui venisse riannullata la prova di selezione senza dare riposta alle sollecitazioni di accesso avanzate anche questa volta dai candidati illegittimamente esclusi appellandosi probabilmente al termine massimo della legge che consente di riscontrare le domande di acceso entro 30 gg, nel frattempo loro procedono – come se non ci fosse un domani- alle operazioni per terminare il procedimento a danno degli aspiranti maldestramente fatti fuori.

Catanzaro, 16/05/2022

Il Coordinamento Regionale dei Vigili del Fuoco USB CALABRIA