USB, Trasporto Locale Catanzaro: è vero che alla amc si annaspa – ma ci mettiamo anche del “nostro”!

Catanzaro -

 

Leggiamo questa mattina dalla sulla stampa che la AMC di Catanzaro in nove mesi ha perso circa 400 mila euro per mancati introiti.

In parte è vero, il settore del trasporto pubblico locale, sta subendo gravi conseguenze dovuti all’emergenza Covid-19. I servizi considerati non interrompibili sono stati fortemente ridimensionati dalle autorità competenti, la domanda di trasporto è crollata dall’inizio del lockdown   a causa della chiusura di scuole, università e attività economiche e della difficoltà per chi lavora di utilizzare un mezzo considerato pericoloso, per assembramenti e scasa sanificazione.

Ma al tempo stesso i bus,  sono luoghi in cui sarà molto difficile garantire la distanza di sicurezza di 1 metro (o addirittura 1,8 metri) e per molti mesi i cittadini nutriranno molti dubbi sull’utilizzo dei mezzi pubblici

Una crisi  dovuta al crollo dei ricavi da biglietto e dai servizi correlati,  che la amc svolge in città,  ci vorrà tempo a riabituarsi al loro uso, i danni di fiducia che Covid19 produrrà al settore dureranno molto tempo.

Il settore quindi uscirà profondamente trasformato da questa crisi Covid19; le politiche pubbliche e le scelte aziendali dovranno quindi modificarsi ed adeguarsi alla nuova situazione.

Al tempo stesso dobbiamo dire che ! -  i costi di funzionamento durante il periodo di lockdown si sono ridotti e pure di molto: personale in parte a carico dello stato con l’utilizzo degli ammortizzatori – consumi, manutenzioni ridotti in modo proporzionale,  chilometraggio autorizzato e pagato dalla regione mai venuto meno, contratto integrativo mai attuato - quindi volendo anche noi fare un minimo di bilancio pensiamo che i conti NON tornano sul piano generale.

Non vorremo che, qualche euro sia stato speso per premi e promozioni anche in questo periodo, comunque verificheremo.

Per il momento siamo certi che serve un piano che protegga e rilanci il settore ed eviti un pericoloso ritorno a modalità di trasporto poco sostenibili. Un Piano che deve essere al centro della strategia di ripartenza;  - leggiamo che servono aiuti economici al settore con ulteriori kilometri da aggiungere ai precedenti, per scongiurare il default, attraverso misure descritte nel dettaglio, attueremo anche noi come USB tutti  passaggi istituzionali al fine di risollevare il trasporto locale.

Ma servono accanto alle misure economiche anche interventi radicali funzionali al rilancio del trasporto pubblico: punto centrale è riprogrammare gli orari di lavoro anche in funzione delle scuole/università… in città, per evitare i picchi e normalizzare la curva di utenza, anche aumentando il numero delle corse.

Ma al tempo stesso servono scelte di medio lungo periodo, per pensare un trasporto pubblico locale nuovo, organizzato in modo diverso.

 

    USB   –f.to  jiritano