USB elezioni regionale in Calabria: Tanti candidati…pochissimi programmi! a quando il confronto...
A venti giorni dalle elezioni regionali abbiamo l’impressione che nessuno voglia assumersi serie responsabilità per come amministrare questa regione, vediamo tanti candidati che esprimono ricette risolutive ma vacue veramente vuote, si parlano addosso e pensano di riempire la platea di parolone.
Abbiamo sentito Priorità il lavoro – Priorità la sanità - Priorità i trasporti -
ci chiediamo DOVE, QUANDO, COME ????
ma come USB vorremmo aggiungere ai loro caliginosi programmi quali strumenti di intervento regionale vogliono attuare * nell’ambito della politica agricola comunitaria - I fondi POR - L’attività faunistico venatoria- Pesca ed acquacoltura -Attrattività del sistema produttivo- Responsabilità sociale -relazioni industriali - tavoli di consultazione - La ricostruzione delle aree colpite da alluvioni mareggiate o sisma - Valorizzazione del patrimonio regionale CULTURA E LEGALITA’ di cui ne sentiamo tanta la necessità come cittadini di questa regione prevaricatrice anche per chiedere un semplice certificato nelle strutture pubbliche - Difesa del suolo - trasporti - i Rifiuti - Aria… Ci fermiamo qua solo per questioni di spazi ma riprenderemo le domande in altra occasione oppure quando vorranno confrontarsi anche con chi rappresenta i cittadini ed i lavoratori in questa regione come la USB:
- oggi la domanda la poniamo sulla sanità, quale sanità per questa regione.
Come USB sono mesi che conduciamo una battaglia nelle piazze tra i cittadini, ed anche confrontandoci con le amministrazioni delle varie provincie, su come rendere efficiente la sanità nel nostro territorio, non solo in termini occupazionali che già questo potrebbe rappresentare un buon inizio di legislatura per accorciare le lunghe attese ed offrire Livelli essenziali di assistenza (LEA) quelle prestazioni e servizi che il Servizio sanitario nazionale (SSN) è tenuto a fornire a tutti i cittadini, e che in Calabria sono attestati al ribasso più assoluto.
Oggi egregi candidati, dobbiamo ricostruire un agevole accesso al sistema sanitario per ridare dignità e soprattutto diritti ai cittadini, questa deve diventare un impegno che riguarda l’interesse di tutti perché fino ad oggi la sanità nel sud è stata depredata e saccheggiata dalla malapolitica.
Una sanità dove i tempi di attesa non sono quelli biblici di oggi, dove a causa delle inefficienze e la mancanza di personale i cittadini migrano per farsi curare sperperando oltre 350 mln di € per arricchire le altre regioni, - una sanità che non ha bisogno di invio di medici da altre regioni ma valorizzare le nostre professionalità – una sanità che non va rimpicciolita giorno per giorno sulla pelle della gente comune, quella che non usa raccomandazioni per farsi curare, per rientrare dalle spese che si sono rifocillati i vari amministratori portando a debiti esorbitanti le varie asl ed i vari ospedali – una sanità con più posti letto e soprattutto una sanità -ad esempio -che sgravi i pronto soccorsi da servizi all’utenza che ben organizzati potrebbero rientrare in quella sanità pubblica domiciliare che manca nella testa di chi governa e di chi amministra.
Abbiamo solo la vaga impressione, ma molto vaga, che in questo momento i vari candidati facciano a gara a chi si accaparra le “simpatie” dei cittadini che ruotano nel campo della sanità intercettando i vari precari idonei, infermieri in sostituzione, medici in attesa di rinnovi contrattuali e specialisti, come appetibili votanti!!
Per questo invitiamo i candidati a confrontarsi con i rappresentati che lavorano giornalmente sul territorio come la USB, per costruire un itinerario programmatico regionale che in campo sanitario – ma anche su altro - diventi una eccellenza la sanità e non un problema. E soprattutto evidenziare le ferite con cui un territorio vasto come il nostro è costretto a vivere, elevare la discussione per evitare la mortificazione è la rassegnazione che si legge negli occhi di quei cittadini che non hanno neanche voglia di curarsi, questa battaglia non è solo politica, ma anche di dignità e diritti, è una battaglia che riguarda l’interesse di tutti .
7 gennaio --- 2020-
F.to Jiritano