SANITA': QUANDO AL DRAMMA SOCIALE SI AGGIUNGE L'INCOMPETENZA

Sempre che di incompetenza si tratti ...

Catanzaro -

Azienda ospedaliera Mater Domini Catanzaro: quando al dramma sociale ci si mette di mezzo l’incompetenza!

Pensavamo di aver visto tutto in questo Paese, la crisi economica che coinvolge tutti i cittadini, lavoratori buttati fuori dal circuito lavorativo, la disperazione per non riuscire a portare avanti la famiglia, il dramma del lavoro, le pensioni da fame, il precariato e la disoccupazione di giovanile che supera il 42%.

Ma, evidentemente non era così.

Infatti, non bastassero i tagli alla sanità e la chiusura di ben 17 ospedali, in Calabria dobbiamo combattere anche con le inutilità di burocrati che dall’alto della loro posizione non riescono o non vogliono scrivere una semplice delibera per l’affidamento di servizi sostituiti con ambulanza.

Grazie alla loro inettitudine, il Volontariato, quello con la V maiuscola, arranca mesi e mesi dietro a questa incompetenza. O meglio, al momento riteniamo si tratti di incompetenza, poi sarà la magistratura ad accertare se ci sono estremi di reato, visti gli esposti in merito presentati.

E’ stato richiesto, infatti, alle Associazioni di Volontariato di partecipare ad una gara per l’affidamento dei servizi del “Mater Domini” con una autolettiga ed una auto medica; la gara, appena vinta regolarmente da una associazione, viene subito integrata con altra delibera e quindi con i costi raddoppiati se non triplicati: potrebbe trattarsi dei soliti giochetti di favoritismi?

Il risultato è che altre associazioni di volontariato si rivolgono alla Procura della Repubblica e, guarda caso, in sole 24 ore, il bando viene annullano, ma, dopo una “grande” indagine di mercato, appena il giorno successivo viene bandita una nuova gara. Miracoli della sanità italiana?

Mica tanto, perché l’aver prodotto un nuovo in un solo giorno, grazie al copia-incolla, vengono fuori dei refusi macroscopici: all’oggetto chiedono 1 ambulanza ed 1 autovettura, mentre poi nel capitolato e successive richieste di chiarimento, si parla di ben 25 ambulanze e 30 vetture, un numero indefinito di autolettighe che neanche Marchionne con tutta l’azienda FIAT detiene.

Siccome si dice che a “pensar male spesso ci si indovina”, l’impressione è che la gara abbia già un vincitore designato e che la debba vincere, non chi è in possesso dei requisiti, ma bensì altro soggetto, anche se per aver fugati questi dubbi occorrerà aspettare pazientemente le decisioni della magistratura.

E sì! Perché nel frattempo anche questo nuovo, ennesimo bando viene ritirano in “autotutela” dai magnifici direttori generali, direttori sanitari, direttori amministrativi (in che mani è la sanità pubblica!), dichiarando di procedere ad una non aggiudicazione.

Come finirà, indiranno una nuova gara domani? … E nelle more l’assistenza sanitaria si blocca? E poi si continua a pagare il doppio e triplo delle spese previste dal primo bando per fare un favore a chi?

La USB chiede alla Regione Calabria, assessorato alla sanità, di fornire le risposte a questi interrogativi e, nel frattempo, propone un premio per questi alti dirigenti per i quali, siamo certi, si prospetta una promozione in altre e più alte sfere.

 

IL  18 OTTOBRE SCIOPERO GENERALE

CON MANIFESTAZIONE A ROMA