Rassegna Stampa DNA News
19.03.07
Rdb/CUB in difesa dei pubblici dipendenti
19/03/2007 - 12.09 Catanzaro
“Da mesi stiamo assistendo, ormai, ad un attacco diretto e continuo verso i pubblici dipendenti: non c’è giorno, infatti in cui i lavoratori non siano dipinti come fannulloni”.
“Siamo ritenuti un ostacolo alla crescita ed allo sviluppo del Paese. Tutti, però, dimenticano (o fanno finta di dimenticare) che questo enorme elefante che è la macchina dello Stato, va avanti solo grazie al lavoro di milioni di persone, le quali, benché frustrate da stipendi ridotti alla fame, da contratti scaduti da oltre 15 mesi e da nessun riconoscimento, garantiscono che quella macchina continui a funzionare bene, malgrado il crescente carico di lavoro, dovuto al mancato turn-over (la gente va in pensione, ma per il blocco delle assunzioni non viene rimpiazzata)”. Lo si legge in una nota di RDB/Cub della Calabria.
“Noi delle RdB crediamo che questo smantellamento della Pubblica Amministrazione non sia casuale, ma che risponda a delle precise esigenze di gruppi di potere economico e politico, per i quali i controlli effettuati dai dipendenti pubblici per assicurare il rispetto delle norme,costituisce davvero un problema da eliminare. Seguendo questa logica, nelle Agenzie Fiscali, si è perpetrato un altro ennesimo attacco ai diritti del lavoratori con il taglio sui fondi del “comma 165”. Il “comma 165”, per chi non lo sapesse, è una indennità legata alle maggiori entrate fiscali. Bene, questa è la risposta a chi per anni ha speso fiumi di parole parlando di produttività e di retribuzione legata ai risultati: è fuori dubbio che nelle Agenzie i risultati si siano ampiamente raggiunti con forti incrementi del gettito fiscale, ma, come contropartita, la finanziaria approvata a dicembre ha eliminato un anno di fondi (accorpando le annualità 2003 e 2004) e ha previsto una decurtazione per le annualità future”.
“Questo dimostra - continua la nota - che i fautori della produttività hanno un unico obiettivo: quello di risparmiare e di smantellare le prestazioni pubbliche, alla faccia dei lavoratori! Con le firme sinora raccolte, le RdB e i lavoratori che hanno aderito, chiedono che le regole per il finanziamento della macchina fiscale siano modificate: basta con il comma 165, chiediamo che vi sia certezza, nei tempi e nell’entità, dei fondi disponibili. La risposta dei lavoratori della Calabria, è stata in questa occasione straordinaria, nessuna regione d’Italia ha raggiunto la percentuale toccata dalla nostra regione: quasi il 50% dei lavoratori ha firmato la nostra petizione”.
(DNA)