Operazione “Silence”, intervengano Panizzoli e Longo, serve internalizzare i servizi e tutelare i lavoratori.

Cosenza -

 

Questa mattina, la Guardia di Finanza e i Carabinieri di Cosenza hanno eseguito alcune misure cautelari nei confronti di funzionari e dirigenti della Coopservice, società che dal 2014 è appaltatrice dei servizi di pulizie dell’azienda ospedaliera cittadina, accusati di truffa aggravata ai danni dello Stato e frode in pubbliche forniture. A far partire le indagini nel 2018, da quello che apprendiamo, sono state le svariate segnalazioni rispetto alla conclamata mala gestione della società, il cui prezzo continua a gravare sulle spalle dei dipendenti e dell’utenza. Proprio recentemente, come sigla sindacale, avevamo pubblicamente denunciato le pessime condizioni di lavoro cui i dipendenti sono costretti, impiegati nei reparti covid senza i dispositivi minimi di protezione individuale.
Oggi scopriamo che mentre i vertici della Coopservice, nell’autunno del 2019, con il sostegno e la complicità dell’ex Commissario Cotticelli, costringevano i circa 100 lavoratori e lavoratrici a ridursi cospicuamente orario di lavoro e stipendio, minacciando esuberi e nascondendosi dietro la solita filastrocca della crisi economica aziendale, intascavano illecitamente milioni di euro, con la evidente connivenza dei dirigenti dell’A.O. di Cosenza. La frode, studiata e attuata dalla Cooperservice, ha fruttato alla stessa oltre 3 milioni di euro. Noi lo ripetiamo da tempo, i servizi in appalto sono delle miniere d’oro per le società private e per i loro sponsor politici. Ciò rappresenta una delle principali cause dell’attuale disastroso stato del servizio sanitario calabrese. Internalizzare i servizi e stabilizzare i lavoratori e le lavoratrici, sono priorità assolute. Oggi abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione del perché queste soluzioni sono osteggiate da molti e difficili da attuare.
Recentemente la società Coopservice, dopo anni di proroghe, ha vinto nuovamente l’appalto che partirà dal prossimo mese di gennaio. La Commissaria dell’azienda ospedaliera Panizzoli e il Commissario Guido Longo hanno la responsabilità e il dovere di intervenire immediatamente. Serve ridare dignità ai dipendenti e alle loro famiglie, umiliati e colpiti economicamente da anni di scelte scellerate.

 

USB Confederazione Cosenza