La sicurezza non accetta sconti

Reggio Calabria -

 

Abbiamo avuto notizia che il presidio antincendio presso la tendopoli di San Ferdinando, nei giorni scorsi è stato coperto solo parzialmente, contrariamente a quanto previsto.
Evidentemente il dirigente di Reggio Calabria ritiene che si può e si deve risparmiare sulla pelle dei lavoratori oppure degli extracomunitari?
E ritiene evidentemente che i vigili del fuoco possano essere messi in un rischio ancora maggiore di quello che corrono quotidianamente, e nel caso di incidenti subire anche lo smacco di vedersi tacciare di imprudenza?
La USB è certa che i lavoratori devono essere messi in condizione di operare nel miglior modo possibile perché la sicurezza -degli stessi lavoratori e non solo-  non ha prezzo!
Ma il dirigente di Reggio ha dimostrato ampiamente di voler gestire come gli pare!
Più volte è stato destinatario di alcune note di questa OS, con il fine di aprire e mantenere un rapporto costruttivo e collaborativo su tematiche inerenti l’organizzazione della macchina del soccorso, come la grave carenza operativa del nucleo Sommozzatori (unico nucleo regionale).
La risposta è eloquente; ha ignorato ed ignora la USB e si confronta solo con chi decide lui, come se gestisse una impresa di sua proprietà privata; convoca ai tavoli delle trattative – in spregio alle leggi ed alle più banali logiche ed al buon senso- chi decide lui e, probabilmente solo chi è incline a rispondere signorsì!
Ed il “signorsì” non va certo a favore dell’utenza e del miglior servizio reso alla comunità.
La città metropolitana di Reggio Calabria merita un servizio di soccorso improntato alla massima efficienza e rispondente alle esigenze dei cittadini e nel caso specifico anche degli extracomunitari di San Ferdinando!
Ed i vigili del fuoco di Reggio meritano di essere messi in condizione di poter svolgere la loro indispensabile opera al meglio e non costretti ad arrangiarsi ed offrire un servizio con lo “sconto”.
                                  

                                                                                       
Il coordinamento provinciale