INPS DI COSENZA CONTRO I TAGLI

Cosenza -

DOCUMENTO VOTATO ALL’UNANIMITA’ DAI LAVORATORI INPS DI COSENZA

 

I lavoratori della sede INPS di COSENZA., riuniti il 20 febbraio 2014 nell’assemblea convocata dalla USB, al termine del confronto dichiarano la propria netta contrarietà:

- Al taglio di 8,8 milioni di euro del Fondo di ente 2012;

- Alla disparità di trattamento economico tra i lavoratori di INPS, INPDAP e ENPALS.

 

I lavoratori approvano la scelta della USB di sospendere le relazioni sindacali finché non sarà avviata in concreto la contrattazione integrativa per gli anni 2013 e 2014.

I lavoratori riuniti in assemblea chiedono:

- Il pagamento del saldo dell’incentivo 2012;

- L’immediata discussione dei contratti integrativi 2013 e 2014e la loro definizione in tempi brevi;

- Un adeguato finanziamento del processo d’integrazione tra INPS-INPDAP-ENPALS, che assicuri almeno la parificazione delle retribuzioni complessive dei tre enti, senza che tale processo sia finanziato dagli stessi lavoratori intaccando le attuali risorse del Fondo.

 

I lavoratori inoltre:

Aderiscono alla proposta della USB di riportare all’interno del Fondo di ente i 28 milioni di euro dello straordinario trasferiti sul bilancio dell’INPS nel 2009 e utilizzati in questi anni in modo unilaterale dall’amministrazione, tanto da produrre ogni anno un mancato utilizzo di circa 3 milioni finiti a risparmi di bilancio.

Sostengono la richiesta della USB di non far gravare più sul Fondo di ente la spesa per le posizioni organizzative ma di far ricadere tale onere sul bilancio dell’Istituto, recuperando così preziose risorse, addebitando in modo appropriato all’amministrazione gli oneri dell’organizzazione e del governo dell’attività.

Denunciano il proprio sfruttamento attraverso l’esercizio coercitivo di mansioni superiori (mansionismo) e un aumento incontrollato dei carichi di lavoro. A tal fine fanno propria la proposta della USB di aggiornare l’Accordo di programma 2010-2012 e di prevedere passaggi economici con decorrenza dicembre 2014 e gennaio 2015 e passaggi di area a partire dal 2015con le regole del contratto nazionale di lavoro, per ricompattare i livelli economici all’interno delle singole aree e riavviare le progressioni verticali.

Rivendicano un piano di sviluppo dell’ente che porti alla riappropriazione di funzioni e servizi, come il ritiro dei Modd. 730, la presentazione delle domande di prestazioni, le visite fiscali ecc., tagliati per effetto della spending review e della riorganizzazione decisa ed attuata in modo unilaterale dall’amministrazione.

Chiedono che venga convocata al più presto una assemblea di tutti i lavoratori INPS presso la Direzione Generale e manifestazione sotto il Parlamento.

Appoggiano la Manifestazione Nazionale a ROMA del 14Marzo 2014 contro ogni “Spending Review” che impone “tagli” solo al mondo del lavoro, ai pensionati, alle categorie più deboli della popolazione, ai servizi della P.A., per una Nazione più equa e giusta.

Al nuovo vertice dell’INPS i lavoratori riuniti in assemblea chiedono:

- Trasparenza nella gestione degli appalti e controllo della coerenza dei contratti che regolano il personale esterno presente in sede centrale;

- Impegno perché sia restituita all’Istituto una funzione centrale nel Welfare del Paese attraverso interventi legislativi che cancellino le forme di lavoro precario e riconsegnino valore e dignità al lavoro dipendente e alle pensioni;

- Un piano di sviluppo dell’INPS che faccia uscire l’ente dall’emergenza dei tagli e disegni un organico maggiormente coerente con le funzioni da svolgere, provvedendo a programmare nuove assunzioni per le quali utilizzare prioritariamente le graduatorie in essere dei concorsi pubblici espletati;

- Una dura lotta all’evasione contributiva e alle illegalità;

- La reinternalizzazione delle attività e dei servizi affidati all’esterno.