I LAVORATORI DI CROTONE E VIBO CONSIDERATI DI SERIE B
Si vuole ostacolare il diritto di voto dei lavoratori della regione Calabria, escludendo le due città capoluogo dai seggi elettorali.
La USB P.I. pubblico impiego Calabria, fa propria la comprensibile protesta dei lavoratori della Regione Calabria che prestano servizio nelle sedi di Crotone e di Vibo Valentia.
I lavoratori di Crotone e Vibo, infatti, stanno protestato contro l’incredibile decisione della Commissione elettorale per le elezioni delle RSU, di escludere quelle due città, capoluogo di provincia, dalle sedi dove poter esercitare il proprio diritto di voto per il rinnovo dei rappresentanti dei lavoratori della regione Calabria.
Noi della USB non vogliamo credere, come alcune voci che abbiamo raccolto tenderebbero ad affermare, che dietro questa clamorosa decisione, ci sia semplicemente un calcolo elettoralistico da parte di membri della commissione, nominati, come è noto, dalle organizzazioni sindacali. Infatti, in queste due sedi, la presenza la presenza di Cgil, Cisl e Uil è marginale se non nulla, a differenza di organizzazioni come nostra, che raccoglie lo sdegno dei lavoratori pubblici, per come quelle organizzazioni a livello centrale e periferico stiano affossando i diritti dei lavoratori stessi.
Non vogliamo crederci, però certo è proprio strano che, mentre tre anni fa, quando la USB non era ancora così radicata tra i lavoratori, Vibo e Crotone sono state regolarmente sedi di seggio elettorale, oggi, ne sono state imprevedibilmente escluse.
I lavoratori, se la decisione non dovesse essere revocata, come noi ci auguriamo, saranno costretti a sobbarcarsi centinaia di chilometri tra andata e ritorno per raggiungere, a proprie spese!, la sede di Catanzaro al fine di esercitare il diritto di voto.
Contro questo attacco al diritto di voto ed alla democrazia sindacale, la USB annuncia che, a sostegno dei lavoratori, inoltrerà ricorso al Comitato dei Garanti, per scongiurare quella che sarebbe una indegna ed intollerabile ingiustizia.