CALABRIA: LE DOGANE IN FERMENTO
Calabria: le Dogane in fermento !
C’è fermento nelle dogane in Calabria.
Nei giorni scorsi, nel giro di sole 24 ore, ci sono pervenuti, come informativa, gli ordini di servizio di tutte e tre gli Uffici delle Dogane calabresi: Catanzaro, Gioia Tauro e Reggio Calabria.
Quasi fosse un attacco preordinato; perché in tutt’e tre i casi, i direttori degli uffici, hanno “dimenticato” che la materia è oggetto di consultazione preventiva obbligatoria e non già di informativa successiva.
Ovviamente le RdB hanno immediatamente diffidato i direttori dall’applicazione delle nuove disposizioni ed hanno richiesto le immediate convocazioni per discutere la materia.
Crediamo che non sia un banale errore dei tre direttori (contemporaneo, strano, però eh?), ma che faccia parte di una strategia che ormai è entrata nella logica della Pubblica Amministrazione, e cioè che i sindacati siano solo un fastidioso impedimento.
Dappertutto i Dirigenti ovviamente, ritengono che per loro sia più facile poter disporre del personale senza ostacoli, senza che, ad esempio, le RdB rompano sempre loro le scatole, così da poter decidere, di spostarlo questo personale da un ufficio ad un altro, distanti tra di loro, perché no?, anche centinaia di chilometri, come se fossero semplici pacchi postali.
Ma per noi delle RdB non è così!
Questo pensiero ha radice lontane, che affondano nel memorandum del Pubblico Impiego firmato da cgilcisluil, nel gennaio del 2007, che ha introdotto, per la prima volta l’idea di mobilità nel pubblico impiego.
Ecco allora che solerti dirigenti, malgrado tutto ciò non abbia ancora trovato applicazione, hanno deciso di anticipare i tempi e di attuarle queste disposizioni che danno l’idea che a loro sia tutto permesso.
Questo atteggiamento nasce anche da una rigida interpretazione che la Direzione Regionale di Napoli, dà dei “numeretti” che vengono fuori dalla consuntivazione, scambiandoli per la bibbia, creando tra il personale una sorta di strategia del terrore e non pensando che non solo i carichi di lavoro non sono mai stati oggetto di contrattazione, ma anche che i processi produttivi introdotti nel meccanismo della consuntivazione, sono solo una iniziativa unilaterale dell’amministrazione.
Temiamo che dietro questa logica si nasconda la volontà di voler costruire il futuro Distretto Regionale, semplicemente spostando il personale già esistente, mentre noi riteniamo che questa debba essere l’occasione perché arrivi nuovo personale in Calabria, sia a Gioia Tauro, per permettere ai colleghi che sono lì da anni di muoversi verso Reggio Calabria, sia a Catanzaro, dove, malgrado i “numeretti”, il personale è davvero poco.
Su questo le RdB/CUB vigileranno perché non accada. Ma perché non accada sul serio, dipende dai lavoratori e dal peso che i lavoratori ritengono che una organizzazione come RdB/CUB debba avere.
Lamezia Terme, 9 dicembre 2008
DATE PIù FORZA ALLE VOSTRE IDEE, DATE PIù FORZA ALLE RdB/CUB