Autonomia differenziata: i fratelli di Calabria occhiuto senza moralità
Leggiamo della bocciatura da parte della corte costituzionale dell’obbrobrio dei fratelli di Calabria, che non paghi di quello che avevano proposto, oggi con la faccia sorridente se ne escono con “”te lo avevo detto””??
Si cari fratelli di Calabria, ce lo avevate detto che siate i promotori della autonomia differenziata, che siete i primi ad aver portato il vostro caro ministro che sputava in faccia i meridionali, il giorno dopo l’approvazione della legge in regione, a passeggiarlo e assecondarlo, rassicurandolo su come la calabra sarebbe stata felice di questa autonomia.
Siete cosi sorridenti quando parlate della vostra riforma che non si capisce se è una paresi di imbarazzo per nascondere l’inettitudine, oppure siete felici che L’autonomia differenziata coi suoi LEP, di fatto riduce le risorse alla Calabria, in generale al sud!; fondi trattenute dalle regioni dove siamo migrati per lo sviluppo economico del paese, con il nostro sudore!
Oppure pensate di essere i fratelli della Calabria che, decidono morte e vita dei cittadini, di avere un potere sovrano privo di qualsiasi limite di legalità e potete agire senza alcun controllo.
Cari fratelli di Calabria, per ora vi dovete rassegnare, ci eviterete i sorrisetti di circostanza dove grazie a voi con “ ve lo avevo detto” pensate di esservi lavati la coscienza: NON è cosi, come USB abbiamo messo in campo in questa regione di tutto per contrastarvi, per proteggere soprattutto la povertà che viviamo giornalmente, ma in generale la sussidiarietà tra regioni per rendere vivibile una regione nelle vostre mani, assoggettata al vostro modello di società, dove solo il vostro cerchio si abbevera all’allegra mangiatoia!
In un paese normale fratelli di Calabria, le disuguaglianze andrebbero ridotte, non aumentate, ma a voi che non vivete di stenti come la maggior parte dei calabresi, va bene così! La consulta vi ha pure accusato, offesi, che come amministratori del sud potreste prendere i soldi dello Stato e poi NON offrire i servizi!!
Vedremo come farvi passare il sorriso, perché governare significa avere, norme chiare, stabili, in grado di proteggere i diritti individuali collettivi e non soffocarli, vietandoci pure di manifestare in piazza con altre robacce di norme securitarie !!
Fratelli, dopo questa bocciatura il problema è che la vostra spocchia non si è abbassata, anzi ritenete pure di mistificare la realtà con il vostro “ te lo avevo detto” pensate ancora di avere il verbo del sapere in bocca, tutto sulla pelle dei cittadini, riproponendovi ad una nuova autonomia differenziata, non solo perseverando ed esautorando il parlamento di competenze generali, dove forse per i livelli essenziali, forse, si sarebbe provveduto volta per volta con una finanziaria di guerra! ma nemmeno rispondere di cosa succede in queste regione: *dove grazie alla VOSTRA SANITÀ la gente scappa dalla regione, una migrazione che si aggira intorno a 300 milioni di euro a carico nostro, verso le regioni virtuose del nord, (!) nondimeno, se continuate con i vostri progetti di dividere i cittadini , questo fenomeno aumenterà, perché cannibalizzando il sistema sanitario di regioni in sofferenza come la nostra, l’effetto sarà una ulteriore migrazione di professionisti sanitari in cerca di condizioni di lavoro e stipendi migliori! Le famose e tante care a voi gabbie salariali. E liste di attesa biennali!
Ma, cari fratelli, potremmo parlare all’infinto su dove avete portato la Calabria con i vostri sorrisi, un territorio ancora pieno di veleni, - oppure di collegamenti stradali dove si muore ogni giorno ridotti a mulattiere, -ancora, di collegamenti ferroviari a carbonella per collegarci all’intero paese, -un territorio che frana ad ogni temporale, -per non parlare del precariato calabrese dove ogni anno si interviene con sostegni tampone per tenere i lavoratori attaccati con le briglie a portare voti con vaghe promesse di un lavoro, - e poi le scuole prima accorpate e poi lasciate a cadere pezzo per pezzo senza organico, - peggio il sistema idrico nella regione dove la popolazione attende la pioggia per riempire i serbatoi…
Ci fermiamo con la consapevolezza, per quanto ci riguarda, che la battaglia per avere una regione a dimensione di cittadino e giammai improntata sul modello, dei fratelli di Calabria ed i loro accoliti che prendono soldi per promuovere la Calabria dei ricchi, non si ferma con la bocciatura della corte costituzionale ma con le battaglie sindacali nelle citta.