ATP COSENZA :17 UNITA' DI PERSONALE UTILIZZATE ILLEGITTIMAMENTE
Dall’ATP di Cosenza: omissioni... dalla FLC CGIL: solo chiacchiere!
L’USB PI Calabria è a conoscenza della situazione di disagio creatasi presso gli uffici dell’ATP di Cosenza a causa del sottodimensionamento dell’organico.
Purtuttavia, non si capisce come, a fronte di una carenza di 5 unità di personale, vengano da anni distaccati presso l’ATP di Cosenza 17 lavoratori della scuola, tra docenti e personale ATA.
Non convincono le argomentazioni a sostegno, espresse tramite stampa, dal dott. Luciano Greco in quanto:
non chiarisce da quanto tempo l’ATP di Cosenza si trova in questa situazione (si limita a dire che l’utilizzo del personale ATA ha una durata decennale);
non risponde sulle iniziative messe in atto presso gli uffici competenti per risolvere la grave carenza di personale;
non precisa, nonostante richiesto, quante unità di personale con le caratteristiche previste dalla norma, ci sono nel raggio di 50 Km (limite chilometrico per lo spostamento del personale) che potrebbero essere, con il loro consenso, utilizzati legittimamente presso l’ATP di Cosenza; non tiene conto del personale leso nei suoi diritti nella provincia di Cosenza che non può essere destinato, per ragioni di salute, ad altri servizi perché questi posti vengono occupati illegittimamente da personale che non ne ha diritto (i 17 di cui sopra);
non chiarisce perché, a fronte di una carenza di organico di 5 unità ,ne vengono utilizzati 17; non precisa se il personale interno sia in possesso dei titoli e dell’esperienza per poter svolgere le mansioni di 3° fascia;
non chiarisce il motivo per cui due unità provengono da fuori provincia e sono utilizzati direttamente dall’ATP violando tutte le norme sulla mobilità;
non convince quando afferma “l’articolo 2087 del codice civile prevede che l’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro”; infatti non risulta a questa Organizzazione Sindacale che la stessa preoccupazione emerga all’atto della formulazione degli organici e della formazione delle classi: non si capisce perché il rapporto alunno mq/aula e il N° alunni/classi con H non vengono assolutamente rispettati (anche in questo caso vi è rischio per la salute dei lavoratori).
Il segretario della FLC CGIL nel suo recente intervento sulla stampa si limita a sostenere che detto personale è indispensabile per il funzionamento degli uffici dell’ATP di Cosenza.
Non spiega come mai solo queste persone sono “strettamente indispensabili” per il funzionamento degli uffici dell’ATP di Cosenza: non certo per le loro competente nel settore dal momento che alcuni sono stati immessi in ruolo in fase C, Legge n. 107/2015 (due provenienti da fuori provincia), qualcuno ancora precario.
Altri sono talmente indispensabili che vengono utilizzati in part-time, alcuni giorni a scuola e altri all’ATP. Tre lavoratori superano i 50 km di distanza previsti dalla norma.
Appare sempre di più un’utilizzazione clientelare verso chi è indispensabile che rientri da fuori provincia eludendo le norme sulla mobilità, oppure per elargire incarichi che qualcuno ritiene di “prestigio”
L’USB P.I. Calabria ricorda al Segretario della FLC di Cosenza che molti sono i docenti calabresi che la Legge 107/2015 (la cosiddetta “Buona Scuola”) ha costretto all’emigrazione forzata e non riescono ad avvicinarsi alle loro famiglie: Per loro, evidentemente, il rientro non è indispensabile!
Non è indispensabile per la FLC CGIL mobilitarsi per trovare una soluzione politico-sindacale che garantisca nel rispetto delle norme il rientro di tutti i docenti che si trovano, per un ingiusto meccanismo di assunzione, lontano dalle loro famiglie.
Catanzaro, 5 giugno 2018
p/Federazione USB P.I. Calabria
Rocco Coluccio