ACI Catanzaro USB chiede la rimiozione del dirigente

Catanzaro -

La situazione sempre più drammatica e paradossale, ha spinto la USB P.I. Calabria a scrivere ai vertici dell’ACI chiedendo la rimozione del Dirigente Territoriale di Catanzaro.

 

 

 

Automobile Club d’Italia

 

Al segretario Generale A.C.I.

 

Dott. Ascanio ROZERA

 

 

 

Al Capo del Personale

 

Dott.sa Alessandra ZINNO

 

 

 

 

 

e, p.c.,  Al Direttore Compartimentale ACI

 

Dott. Ciro MENNA

 

 

 

Al servizio Gestione PRA

 

Dott. Giorgio BRANDI

 

 

 

Al Direttore della

 

Direzione Territoriale di Catanzaro

 

 

 

 

 

Alla Segreteria Nazionale USB P.I. ACI

 

Roma

 

 

 

trasmessa via mail

 

 

 

 

 

La scrivente Organizzazione sindacale, federazione regionale USB P.I. Calabria,

·         premesso che la federazione territoriale di questa organizzazione sindacale, unitamente ad altre, ha diffidato il Direttore della Direzione Territoriale ACI di Catanzaro, dott. Guglielmo Parisi, dal pretendere dai lavoratori azioni contra legem;

·         considerato che le stesse organizzazioni, a livello centrale hanno posto all’attenzione dei vertici dell’amministrazione un intervento per la rimozione dello stesso Direttore;

·         visto il verbale dell’Assemblea dell0 scorso 20 giugno, con il quale tutti i lavoratori hanno messo in risalto il clima di assoluta invivibilità in cui sono costretti, denunciando di subire, “quotidianamente e costantemente, abusi, vessazioni e continue pressioni psicologiche da parte del dirigente”;

·         considerato che, nello stesso verbale, i lavoratori evidenziano come, nei quattro mesi di dirigenza, l’attuale direttore ha intrapreso le seguenti azioni:

-        l’apertura di due procedimenti disciplinari;

-        la revoca di firma degli atti per una lavoratrice;

-        la revoca dell’incarico di vicario, dopo appena cinque giorni dalla nomina;

-        accusa (assolutamente infondata) di assenteismo per la referente DSI;

-        grida irriguardose ed offensive nei confronti dei lavoratori, definiti, ad alta voce ed in presenza di utenti: “vigliacchi, cafoni, ignoranti, gentaglia,  …”;

-        continue minacce di denunce alla Procura della Repubblica e di provvedimenti disciplinari;

·         visto che le vessazioni più incisive hanno interessato una dirigente sindacale di questa organizzazione;

·         considerato che quanto sopra evidenziato, come facilmente immaginabile, ha gravi ripercussioni anche nel buon andamento dell’ufficio,

la scrivente Organizzazione sindacale, nel confermare lo stato di agitazione del personale, proclamato con l’assemblea dello scorso 20 giugno, ribadisce l’urgenza di dar seguito alla richiesta, già avanzata dalle OO.SS. nazionali, di rimuovere l’attuale dirigente, al fine di ristabilire il clima di serenità preesitente all’arrivo del Dott. Parisi.

Nell’attesa si porgono cordiali saluti.