VIGILI DEL FUOCO CONTRO LO SPORT
VIGILI DEL FUOCO
CONTRO LO SPORT
In data 12/09/2011 si è tenuta una riunione dei responsabili del gruppo sportivo dei vigili del fuoco di Catanzaro con il presidente, che d’ufficio -purtroppo come ha avuto di precisare dinnanzi ai presenti- è il dirigente provinciale Dott. Ing. Felice Di pardo.
Si è trattato del primo incontro relativo alla questione sport, infatti dal momento del suo insediamento avvenuto ben 14 mesi fa, mai il dirigente aveva avuto modo di interpellare gli sportivi del tae kwon do, del pugilato, del podismo, del calcio.
Ad onor del vero, la riunione era stata convocata verbalmente (ricordiamo il principio base della gestione Di Pardo “meglio non lasciare traccia scritta”) per il giovedi scorso alle ore 10.00; in quell’occasione i rappresentanti attesero invano sino alle ore 11.30 per sentirsi comunicare dal dirigente, con voce cupa e cavernosa e tono monocorde che non lascia trasparire alcuna emozione “mi ero proprio dimenticato di voi!!“.
In passato abbiamo avuto modo di sperimentare come il dirigente sia lontano anni luce dalle politiche di cura dell’immagine del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e delle relazioni pubbliche e nell’occasione non si è lasciato minimamente smentire;
ha avuto modo di affermare che “quelli della provincia fanno le cose solo a chiacchiere” (evidentemente quando un anno fa, dinnanzi ad una platea di circa 40 lavoratori affermò di avere a disposizione 100.000 € messi a disposizione della provincia affermava il falso!!!);
in merito alla sua sportività è il caso di ricordare l’episodio della intitolazione del campetto sportivo polivalente -costruito con fondi pubblici del CONI- ad un collega vigile del fuoco scomparso; nello stesso giorno in cui la targa fu posizionata in prossimità del campetto, alla presenza dell’allora sindaco Rosario Olivo e dei parenti del collega, inviò alcuni suoi emissari ad asportare la targa e successivamente denunciò alcuni dipendenti che si erano presentati per chiedere la restituzione della targa.
Sempre in merito alla sua sportività è da ricordare l’episodio relativo all’inizio della stagione sportiva del Catanzaro calcio : si rischiò di non poter giocare nello stadio rimesso a nuovo per il suo veto!!!
L’esito della riunione di ieri 12 settembre era scontato ed in linea con la sua politica antisportiva e di repulsione verso ciò che funziona : le sezioni sportive sono state estromesse dal comando; alla richiesta dei motivi di tale decisione ha cercato di arrampicarsi sugli specchi in maniera maldestra, farfugliando e biascicando termini in uno sproloquio durante il quale a lunghi periodi di disconnessione alternava rari sprazzi e momenti di “presenza” e lucidità.
E’ stato chiaro a tutti, da alcune frasi ben precise e da alcune puntualizzazioni rivolte ad un soggetto in particolare, che l’atto dell’allontanare il gruppo sportivo è una ripicca proprio nei confronti di un sindacato che riesce a fare il suo dovere nonostante le denuncie, le ripicche, i sabotaggi a livello personale subite dai suoi iscritti.
Ancora una volta a farne le spese è lo sport tirato in ballo e colpito per questioni di mala gestione della cosa pubblica puntualmente denunciate dall’unica sigla sindacale attiva; il dirigente anziché impegnarsi per far funzionare le cose, anziché agire salvando il salvabile, come un bambinone dispettoso spara ad alzo zero in maniera devastante e furia cieca e rabbiosa propria di chi non riesce a fare ciò a cui è preposto ossia “dirigere” come il buon padre di famiglia e secondo i canoni legittimi; perché lo ricordiamo lo sport, per legge, è tutelato e promosso per il benessere psico-fisico anche nei vigili del fuoco : a Catanzaro vige un’altra legge, quella medievale del taglione; ad applicarla, un giudice (senza offesa per la benemerita categoria) cavernicolo con tanto di clava in mano e ciuccetto in bocca.
Coordinamento Provinciale VVF Catanzaro