USB VV.F. CALABRIA: CORDOGLIO PER LE VITTIME DI GENOVA E AUDIZIONE CON IL M5S E CITTADINI

Catanzaro -

Una delegazione dell’Unione Sindacale di Base dei Vigili del Fuoco del Coordinamento Regionale della Calabria (Crotone e Catanzaro) ha partecipato all’iniziativa di commemorazione delle vittime del ponte di Genova a Catanzaro Lido nell’area Teti, insieme a tutti i cittadini catanzaresi, ed organizzato dalla Senatrice penta-stellata Bianca Laura Granato. In primis Oltre alla commemorazione e alla vicinanza delle vittime del ponte di Genova da parte di tutti i presenti la USB VV.F. Calabria a tutta la cittadinanza ed a tutto il Movimento 5 Stelle Calabrese ,ha esposto e denunciato le serissime e le varie problematiche che attanagliano tutto il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Nello stesso dibattito ed intervento avvenuto con tutti i cittadini è stato sottolineato più volte che era da molto che nessuno ci chiamava più “eroi” e soprattutto non se ne sentiva la mancanza poiché fino ad oggi non c’erano catastrofi da affrontare e perché nessuno poteva farsi scudo di quelle quattro lettere, “E-R-O-I”, per difendersi dalle rivendicazioni che noi Vigili del Fuoco (precari e permanenti) portiamo avanti da decenni. Inoltre è stata chiarita una cosa molto importante, che ci commuovono gli striscioni dei cittadini, i “grazie ragazzi”, l’affetto e il supporto della gente, ecc… . Ma altrettanto deve essere chiaro a tutta la cittadinanza e a tutta la classe politica, che ci offende l’ipocrisia di chi dimentica il nostro lavoro quotidiano, portato avanti in condizioni estreme, al limite della mancanza di dignità. Infatti cittadini, i Vigili del Fuoco che a voi tutti piace chiamare “eroi” sappiate che sono un Corpo nazionale con le fila imbottite di precari che attendono ad oggi il Decreto ed il rispettivo Bando di assunzione (come da Legge di Stabilità - G.U. 29 dicembre 2017), grandissima carenza di organico – quindi quotidianamente il personale permanente ha troppo carico ed un grosso surplus di lavoro, pagati due soldi, senza INAIL, con dotazioni vecchie e carenti, alloggiati in strutture fatiscenti, una categoria non riconosciuta come lavoro altamente e particolarmente usurante. Sbalorditi tutti i cittadini di questa situazione che viviamo quotidianamente tutti noi lavoratori precari e permanenti dei Vigili del Fuoco abbiamo esposto che l’Italia è l’unica nazione a non rispettare gli Standard Europei del soccorso tecnico urgente dettati proprio dall’UE che prevede 1 VF ogni 1.000 abitanti e 60.000 Vigili del Fuoco permanenti su tutto il territorio nazionale (in Italia abbiamo un rapporto di 1 Vigile del Fuoco ogni 16.000 abitanti e 28.000 permanenti su tutto il territorio nazionale - quest’ultimo dato dei 28.000 va sempre più a scendere perché i molti infortuni per carico di lavoro eccessivo abbassano il potenziale di soccorso, molti altri Vigili del Fuoco sono impiegati in attività amministrative lontane dal soccorso). Non siamo eroi ma lavoratori del soccorso pubblico che si dannano l’anima per dare il massimo, con le poche forze a nostra disposizione facciamo veramente i salti mortali per continuare giornalmente a portare il soccorso a tutti i cittadini, nonostante non ci venga riconosciuto niente dalla classe politica che non investe neanche un po’ di denaro per la sicurezza della nazione, anzi continua a dimostrare eterna ipocrisia, ringraziando per il nostro lavoro e non facendo nulla per renderci sempre più efficienti.