USB VIGILI DEL FUOCO CALABRIA: ALESSIA UNA DI NOI, TORNA A CASA CHE IL FREDDO QUA SI FA SENTIRE
Noi Lavoratori dei Vigili del Fuoco della Calabria aderenti all’Unione Sindacale di Base (e grandi sostenitori del Pride e dei diritti degli uomini e delle donne omosessuali) pochi istanti fa, abbiamo appreso una vera e propria forma di “coercizione” coatta e dittatoriale che non ha nessun filo logico e soprattutto nessun tipo di rispetto nei confronti della Dichiarazione sui diritti universali di tutti gli esseri umani. Alessia P.M. (che per noi Vigili del Fuoco USB Calabria è “UNA DI NOI”) è una transgender sudamericana che quest’estate era intervenuta sul palco del Gay Pride di Milano per raccontare la sua storia di discriminazione e sofferenza. Nonostante questa storia sofferta, giorni fa il povero cuore di Alessia e malgrado le difficoltà e le sofferenze quotidiane ha dovuto subire un ulteriore umiliazione, un castigo ed un qualcosa che neanche al peggior “Terrorista” o “Mafioso” vengono riservati tali comportamenti violenti e altamente “Disumani”. La stessa Alessia è stata convocata in Questura e di conseguenza arrestata per una notte, senza concessione di alcuna spiegazione né da parte sua, né del suo avvocato, senza spiegazioni le è stato comunicato il giorno dopo che sarebbe stata rimpatriata. In pratica è stata “CONDANNATA” tre volte, prima per essere immigrata, poi per essere donna ed infine per essere transgender. Questa non è l’Italia di cui sentiamo parlare, l’Italia in cui tra i banchi di scuola e per le strade viene predicata la fratellanza e la solidarietà, ma un Italia in cui comportamenti come quelli subiti da Alessia non vengono allontanati, comportamenti che neanche la bestia più cattiva del mondo riserverebbe alla sua vittima. Ci hanno insegnato inoltre che o siamo capaci di sconfiggere le idee contrarie con la discussione, o dobbiamo lasciarle esprimere; poiché non è possibile sconfiggere le idee con la forza, perché questo blocca il libero sviluppo dell'intelligenza - la forza è un vocabolo ignorante e privo di linguaggio letterale. Quello che è stato fatto nei confronti di Alessia è pessimo ed inaccettabile, e prendersela con i deboli e con la povera gente è da meschini e da cattivi che hanno perso già in partenza, ma ora vorremmo fare una domanda a questi signori del “manganello” coercitivo e dei politici di turno, perché non hanno questi comportamenti nei confronti di chi vende la droga ai ragazzini, con i mafiosi, ecc…? Noi Vigili del Fuoco di USB Calabria a tutta questa prepotenza ed odio “funzionale” non ci stiamo, perché è un "cuore debole" va protetto e tutelato specialmente da chi ha il potere di cambiare queste situazioni. Porgiamo tutta la nostra solidarietà e sottolineiamo che non lasceremo sola ne lei, ne chi come lei subirà questo genere di soprusi gratuiti. Un grande amore non lo si batte con la prepotenza o per meglio dire con l’arroganza e con la forza, perché il vero amore (in qualunque sua forma) è più forte di qualsiasi cosa, perché i nostri cuori da combattenti straccioni si batteranno al fianco di Alessia facendogli sentire tutto il calore e tutto l’amore, poiché le nostre lotte uniscono quello che le ingiustizie ed i poter forti vogliono separare, castigare, opprimere e vessare. Dietro la vita di un essere umano c’è una storia, una storia che non deve essere calpestata ed umiliata da nessuno, perché dietro una storia ci sono sofferenze, rinunce, sacrifici e sogni da realizzare - tutto quello che non ci uccide ci rende sempre più forti e rende i nostri cuori ancora più puri e giusti e non vedrete mai le lacrime scendere dal nostro viso ma vedrete nei nostri occhi la forza di volontà e la forza dell’amore che muove montagne. Qualcuno diceva di lasciare entrare il cane coperto di fango poiché si può lavare il cane e si può lavare il fango…Ma quelli che non amano né il cane né il fango…quelli no, non si possono lavare! Neanche la coscienza può essere ripulita quando viene macchiata da colpe di questo genere e la cosa bella di questa vita è che può concludersi da un momento all’altro e può punirci per le nostre azioni che fanno del male al prossimo anche dopo anni, quando meno ce lo aspettiamo dovremo rendere conto di ogni singola parola detta e arrivata quasi a distruggere il cuore del prossimo, di ogni singola azione volta solo a deturpare l animo in modo quasi irreparabile. Ma in realtà quello che spinge gente come noi a lottare è proprio questo, anticipare una giustizia che spesso tarda ad arrivare, ma che per fortuna alla fine arriva.
#IVIGILIDELFUOCOSTANNOCONALESSIA
Catanzaro, 05/01/2019
per Il Coordinamento Regionale Calabria USB VV.F.
Silipo Giancarlo