USB PRESIDIO DOCENTI
“Questa è una riforma anticostituzionale, classista e razzista”. Forte e chiaro il grido di allarme del Movimento Docenti Autoconvocati calabrese davanti la sede del Consiglio Regionale Calabrese.
Libertà d’insegnamento,disparità di trattamento tra docenti sia in relazione ai tempi di immissione in ruolo che nella la partecipazione ai concorsi pubblici, violato il principio di uguaglianza con i superpoteri dati ai DS, violato il diritto alla studio con le norme sull’alternanza scuola lavoro, violato l’art 3 della Costituzione. Questi i punti cardine della richiesta formulata al Presidente OLIVERIO !
L’Usb condivide l’appello lanciato nei giorni scorsi dei docenti autoconvocati sostiene la richiesta di votare la mozione degli autonvocati che impegnasse consiglio e giunta a muovere il ricorso davanti alla Corte Costituzionale per lesione di competenze regionali .
Un appello lasciato cadere nel vuoto dai massimi esponenti della politica regionale:
prima con l’annuncio del rinvio al prossimo consiglio, beffardamente convocato per il 17 settenbre, oltre quindi la data di scadenza dei termini per il ricorso fissata per il 13 settembre.
Poi la notizia che deve essere la giunta a deliberare e che quindi non ha valore la discussione in consiglio.
Ed ancora la notizia che la Regione non ha rilevato validi motivi per adire la Corte Costituzionale, comunicata dal Presidente Oliverio e dal l’assessore Roccisano , al Movimento Docenti Autoconvocati e all’USB,nell’incontro tenutosi in tarda serata e durato pochissimi minuti nonostante abbiano dovuto ammettere che la legge invade competenze regionali.
Il Presidente Oliverio, la Giunta e i Gruppi parlamentari hanno dimostrato indifferenza rispetto alla politica scolastica ed alla tutela del diritto allo studio dei cittadini calabresi.
Intimoriti dalla reazione partecipanti alla manifestazione, hanno aspettato notte profonda per comunicare le loro decisioni, tanto e vero che nonostante ci sia stata un’interruzione del Consiglio , il Pesidente Oliverio non ha accettato la richiesta del Movimento Docenti e dl l’USB di essere ricevuti in quel lasso di tempo.
Il Movimento Docenti Autoconvocati e l’USB ritengono che i punti sollevati nella mozione vadano a ledere pesantemente le competenze regionali in termini di diritto allo studio e al lavoro . soffermandosi particolarmente sull’alternanza scuola lavoro, prevista in questa legge come obbligo formativo.
Lasciando da parte, per un attimo le questioni di incostituzionalità, si va ad intaccare il delicato e precario tessuto lavorativo della regione. Infatti prevedendo 400 ore lavorative annue per studente delle scuole tecniche e 200 per i licei, oltre e legalizare il processo del lavoro e sfruttamento minorile, si sottraggono posti di lavoro ad operai ed operatori dei settori produttivi. Basti riflettere che tali settori in Calabria sono quelli turistici e delle produzioni agricole, non essendoci insediamenti industriali tali da accogliere la manovalanza gratis, ci concentrerebbero le attività nei periodi estivi, soffocando doppiamente le attività economiche, togliendo posti di lavoro e non facendo circolare denaro.
Le deleghe del comma 181 sulla compartecipazione economica di regione , comuni e famiglie per la gestione e l’organizzazione della scuola dell’infanzia riteniamo che vadano ad incidere sulle disponibilità degli enti in termini di garanzie del diritto allo studio, non potendo di fatto garantirne l’uguaglianza sancita dalla Costituzione.
Si aprirebbe inoltre, in una visione realistica delle cose, una inevitabile ingerenza mafiosa nella gestione anche delle risorse destinate alla regione dai fondi POR [di cui si discuteva in Consiglio come unico punto passato all’ordine del giorno] per le istituzioni scolastiche e non ultimo il riclico di denaro sporco reso di fatto possibile con i finanziamenti dei privati.
Pensiamo ci siano abbastanza elementi affinchè la regione, il Presidente, la Giunta, il Consiglio e tutte le forze sane faciano il possibile per creare crepe volte allo smantellamento di questa pessima riforma.
Comunque al di la di tutto, ci preoccupa l’assordante “SILENZIO” che proviene dalle Istituzioni Regionali Calabresi , a cominciare dal presidente Oliverio tanto bravo in campagna elettorale e poi……(chi l'ha Visto)........ ma anche dal mondo politico locale,
Tutti tacciono ……..mentre i lavoratori subiscono ………