USB CALABRIA: LE LOTTE DELLE DONNE UNISCONO QUELLO CHE LE DISCRIMINAZIONI VOGLIONO SEPARARE

Catanzaro -

L'Unione sindacale di base della Calabria anche quest'anno, risponde all'appello lanciato dal Movimento “Non Una Di Meno”, proclamando lo sciopero generale, di tutte le categorie pubbliche e private, per l'intera giornata dell'8 marzo. Insieme all’USB Calabria del P.I. e del Lavoro Privato hanno aderito Potere al Popolo di Catanzaro ed il movimento dei Partigiani della Scuola Pubblica della Calabria, con tutte le rispettive donne del capoluogo di regione, stamattina sono scesi in piazza Prefettura (CZ) per far sentire la propria voce, in una città disattenta.

È sempre più evidente la necessità di rimettere al centro della discussione politica, le disuguaglianze e la violenza di genere in tutte le sue forme, anche in ambito lavorativo. Le politiche sul lavoro di questi anni, anziché contrastarle, hanno favorito la diffusione di queste pratiche, basti pensare alla differenza salariale a parità d’inquadramento, le scarse tutele occupazionali, i bassi salari oltre che la privatizzazione del Welfare, che se da un lato scarica sulle donne il costo del suo smantellamento dall’altro ne ostacola i percorsi di autonomia lavorativa. In occasione dello sciopero generale l’Unione Sindacale di Base pubblica Donne sull'orlo di una crisi di numeri (disponibile presso le nostre sedi sindacali), studio sulla disuguaglianza di genere nel mondo del lavoro; da cui emergono alcune caratteristiche precise che connotano il lavoro delle donne nel nostro Paese: differenziazioni salariali, cattiva occupazione e segregazione occupazionale, per cui le donne sono impiegate maggiormente in settori specifici, sulla base di pregiudizi e stereotipi di genere.

Tanto più oggi, quando si vorrebbe fare delle donne lo strumento per l’abbassamento dei diritti e delle tutele, utili a una riformulazione del welfare già abbondantemente massacrato in una chiave familistica, che prevede il ritorno delle donne tra le mura domestiche. Di certo non aiuta l’attuale scenario politico, dove il Ddl Pillon, il Decreto Sicurezza, l’attacco alla legge 194, lo svuotamento dei servizi dei consultori, la precarizzazione del lavoro delle donne, la persistente discriminazione delle stesse negli ambiti lavorativi, lo smantellamento dei servizi socio-sanitari e assistenziali, costituiscono veri e propri attacchi alla libertà delle donne, perimetrandone la morale e giudicandone la vita privata.

Con l’aggravante che lo smantellamento sistematico del welfare sociale, in nome del risanamento del debito e all’istituzionalizzazione del welfare aziendale, carica sulle spalle delle donne tutto il lavoro di cura. Tutte scelte politiche incapaci di garantire un minimo di redistribuzione e protezione sociale alimentando una esasperata deriva razzista e securitaria.

Per l'intera USB si tratta di "uno sciopero importante, perché le lotte delle donne riguardano tutte e tutti e sono parte sostanziale della lotta complessiva del nostro Sindacato.

Oggi è un giorno, già un giorno, un giorno come tutti gli altri con nessuna differenza alcuna. É un giorno in cui nessuno deve dimenticare, o per meglio dire ricordare ancora una volta e far ricordare che l'8 Marzo è ogni santo singolo giorno quando sorge e tramonta il sole. Questo stesso giorno non è un giorno da "sballo" in tutti i sensi, ma è un giorno soprattutto della memoria, la memoria appunto di tutte quelle "D"onne che hanno subito e che subiscono in tutti luoghi di lavoro, mura domestiche, ecc... violenze, oppressioni, vessazioni e discriminazioni di ogni genere. Un giorno qualunque dove l'equità l'uguaglianza devono regnare quotidianamente sovrani, perché nel cammino di questa vita non comanda né la donna e né l'uomo ma si cammina insieme, poiché dove non arriva uno arriva l'altra o viceversa. Dietro i loro volti non vi è solo carne e debolezze, dietro quel volto vi sono combattenti dal cuore grande silenzioso, e tutto quello che non le uccide, a loro volta le rende più forti. Quelle stesse "D"onne che sanno spiegarti l'amore di ogni cosa o provano almeno a strappartelo fuori, infatti dietro ad ogni uomo combattente straccione del sacrificio che non paga ci sarà sempre una grandissima "D"onna combattente stracciona. Loro non sono rami di mimosa del "consumismo", ma sono cuori da sostenere e tutelare perché essere uomo e donna non significa essere superiori o differenti a niente e nessuno, ma è camminare insieme all'unisono, é questo il vero CORAGGIO. Buon giorno a tutti gli esseri umani che hanno recepito che siamo tutti uguali e cittadini del mondo uniti sotto lo stesso ed unico tetto chiamato cielo.

 

Catanzaro, 08/03/2019

 

 

per Il Coordinamento Regionale USB VV.F. Calabria

Silipo Giancarlo