AMC Catanzaro, l’azienda dei re Mida al rovescio: tutto quello che toccano diventa fuffa!
Abbiamo letto sui giornali in questi giorni le fastosità dell’azienda AMC di Catanzaro ed onestamente come lavoratori siamo allibiti per cotanta propaganda parolaia senza costrutto.
Noi che come organizzazione sindacale viviamo ogni giorno nell’azienda, lo ripetiamo: la situazione che constatiamo è tutt’altra di quella propagandata dai gestori dell’AMC, oggi a fine mandato, intenti ad accreditarsi come azienda florida “la più migliore assai di tutto il pianeta” ma da anni intenti a ripetere le stesse fandonie ai cittadini.
La realtà che vivono i lavoratori ed i cittadini è ben altra: ingarbugliata e complicata, tipica di una azienda che sembra quella di un Re Mida al ontrario: quando tocca le cose le tramuta in letame.
Dovrebbe comunque essere compito degli amministratori cercare di risolvere il trasporto urbano in modo efficiente; invece, da anni ed anni siamo sempre:
- con gli stessi mezzi;
- corse saltate GIORNALMENTE ed utenti appiedati;
- lavoratori amici della gestione parcheggiati negli uffici, quindi corse in meno;
- vetture al limite del sudicio, tutto documentato;
- divise per il personale mai assegnate;
- protezione individuali di pura “cineseria”;
- coordinatori tecnici addetti agli uffici che guadagnano oltre ventimila euro di straordinari tanto poi recuperano dai cittadini;
- obliteratrici del secolo scorso;
- targhe indicative per sapere dove ci porta l’autobus disegnate con pennarelli, magari indicando diverse direzioni (ed impolverate!);
- deviazioni per lavori mai segnalate;
- mai un contratto di secondo livello per tutti lavoratori;
Ma sicuramente gli amministratori ci diranno che tutto ciò è arte contemporanea! Ci fermiamo qua, prima di cadere dall’orlo del precipizio nel baratro della inefficienza.
L’unica realtà che conosciamo è la vera abilità degli autisti (guerrieri della notte e di giorno) è far scendere in tempo tutti i passeggeri ad ogni rottura in zone sicure fuori da possibili incontri con cinghiali! Subire le invettive dell’utenza, subire le maledizioni che gli vengono rivolte per una azienda che si attesta ai primordi del dopoguerra! Lavorare per il trasporto pubblico a Catanzaro spesso diventa per il personale una umiliazione.
Oggi nell’azienda con amministratori a fine mandato si raccolgono le firme – un paradosso - per farli rimanere ancora per altri anni.
Noi invitiamo l’amministrazione comunale a provvedere a dare una svolta a questo servizio pubblico, che torni a condizioni decenti per l’utenza che ne fruisce e soprattutto, viste le condizioni di viabilità cittadina, diminuire le troppe persone in macchina e ragazzi in motorino.
USB Catanzaro
Jiritano