Università di Reggio C.: tre mesi dalla scadenza e l'Ateneo non ha ancora approvato il conto consuntivo 2015

Reggio Calabria -

All’Università di Reggio non esistono regole. Quindi niente trasparenza, niente programmazione, niente organizzazione, niente contrattazione integrativa, niente sicurezza nei luoghi di lavoro, niente bilancio consuntivo 2015. È totale l’assenza di informazione, ai sensi del CCNL di comparto vigente, nonché la mancata trasmissione alla RSU e alle OO.SS. di ateneo della documentazione inerente il Personale Tecnico Amministrativo e Bibliotecario. Per non parlare del preoccupante e costante calo di iscrizioni e, soprattutto, di immatricolazioni (-420 negli ultimi tre anni accademici, ovvero un trend negativo del 14,27%).

La reiterata volontà politica da parte dei vertici dell’Ateneo di sottrarsi al confronto, impedisce ai soggetti sindacali di assolvere ai compiti istituzionali. L’atteggiamento tenuto dal Rettore prof. Catanoso e dal Direttore Generale prof. Zimbone, impedisce il confronto tra le parti e danneggia ancora una volta il PTA.

Un bel quadro che non nasconde nemmeno i vizi antichi del privilegio e dell’arroganza: si vuole fare apparire una realtà diversa alla quale ormai non crede più nessuno. La rotta è segnata e, in assenza di virate, la Mediterranea prosegue spedita verso un ridimensionamento forse irreversibile. L’organizzazione del lavoro si è finora risolta in trasferimenti interni senza logica apparente da un ufficio all’altro in un clima da caccia alle streghe. La programmazione è inesistente, gli obiettivi ignoti. Ad un anno di distanza le tanto attese progressioni economiche orizzontali 2015 (PEO) invece sono diventate una telenovela il cui finale, se sarà mai scritto, non farà dimenticare lo sconclusionato iter procedurale segnato da errori del rettore, del precedente Consiglio di Amministrazione, della Commissione giudicatrice (composta da soli docenti) nominata dal rettore. La dimostrazione del sommo dilettantismo di chi gestisce questo carrozzone. Un altro capitolo riguarda il conto consuntivo 2015: non ancora approvato per un ritardo inaccettabile ed ingiustificato, senza una dichiarazione pubblica ed un chiarimento da parte del rettore e del DG che a questo punto riteniamo necessario.

Perché l’Ateneo non ha deliberato, entro la scadenza dello scorso 30 aprile, il conto consuntivo 2015?

Ad oggi il rettore, prof. Catanoso, non ha ancora proposto al Consiglio di Amministrazione l’approvazione del conto consuntivo 2015. Per tale inadempienza, il CdA non ha potuto deliberare e trasmettere il bilancio consuntivo al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e al Ministero dell'Economia e delle Finanze. Tale particolare funzione, attribuita dallo Statuto di Ateneo al CdA, espone l’Istituzione, sottoposta alla vigilanza dello Stato, a possibili sanzioni per non avere deliberato tale documento contabile nei termini stabiliti dalla normativa vigente.

In questo Stato, chi effettivamente controlla (ed interviene) quando gli Enti pubblici non approvano i bilanci entro i termini previsti? Nel caso dell’inadempimento dell’Università di Reggio Calabria, interverranno gli Organismi di monitoraggio e di controllo, dal Collegio dei Revisori alla Corte dei Conti, al MIUR o il MEF, alla COEP (“Commissione per la contabilità economico-patrimoniale delle università”)?

auspichiamo che il rettore, negli ultimi due anni di mandato, non diventi il CURATORE FALLIMENTARE dell’Università Mediterranea.