“Nel Sindacato …Chi tira la carretta e Chi si accomoda!”
Apprendiamo dalla stampa e da alcuni video apparsi sul web che varie sigle sindacali, fra cui i confederali, hanno espresso apprezzamento per la stabilizzazione dei precari della sanità catanzarese.
Cliccate link utili:
https://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=78333
La cosa potrebbe risultare anche normale se non intravedessimo però il tentativo di rivendicare una mobilitazione ,alla quale questi sindacati, sempre più pronti alla volontà delle controparti sia nel pubblico che nel privato, non hanno minimamente partecipato.
Il percorso di lotta per la stabilizzazione è durato quasi un anno e ha visto momenti elevati di conflittualità da parte dei lavoratori e lotte che spesso non solo non sono state appoggiate, ma addirittura criminalizzate dalla stampa e da ambienti politici e sindacali catanzaresi.
L'unica sigla sindacale a fare gli interessi di questi lavoratori è stata l'Unione Sindacale di Base.
Non si tratta di fare una gara sulla pelle dei lavoratori, ma di stabilire un minimo di verità, cosa necessaria quando manca l'onestà intellettuale.
Orbene, ci auspichiamo visto i pregressi che tale situazione incresciosa non possa accadere anche per il percorso di stabilizzazione del personale tirocinante.
Come USB continueremo a difendere i precari della sanità!!
Con la vertenza è arrivata la stabilizzazione delle categorie che avevano maturato i requisiti nel 2019 e nel 2020.
Porteremo avanti la mobilitazione per i precari storici e per le figure professionali entrate durante l'emergenza Covid - 19 e ci batteremo per maggiori investimenti che riteniamo ancora insufficienti nella sanità pubblica (nonostante l'emergenza Covid - 19) e lo faremo con l'unico mezzo che conosciamo: il conflitto.
Non accettiamo tentativi di strumentalizzazione da chi ha fatto della concertazione e dell' incutere la rassegnazione nelle persone il proprio agire. Invece di procedere con tentativi alquanto dubbi ed appropriarsi di battaglie altrui, sarebbe importante che mettessero al centro del proprio agire sindacale i lavoratori.
Certi che i Signori della stampa con la nostra ricostruzione storica possano rendere omaggio alla verità di strada e chiarire in positivo questa imbarazzante vicenda.