Tirocinanti di Inclusione Sociale: oltre 1.700 verso la stabilizzazione, ma ancora tante criticità
Regione Calabria, 5 agosto 2025 – Si è tenuto ieri, presso la sede della Regione Calabria, un incontro tra il Presidente Roberto Occhiuto, l’Assessore Calabrese e le organizzazioni sindacali, tra cui la USB Federazione del Sociale Calabria. Tema unico dell’incontro: la vertenza dei Tirocinanti di Inclusione Sociale (TIS).
Dopo l’approvazione della piattaforma regionale e l'avvio dell’iter di attuazione attraverso le delibere di giunta dei singoli enti, sono state trasmesse alla Regione ben 251 delibere comunali per l’attivazione delle procedure di stabilizzazione tramite l’Art. 16 della Legge 56/1987. Tali delibere coinvolgono 1.575 tirocinanti, cui si sommano 190 provenienti da ASP e Parchi, per un totale di 1.765 lavoratori potenzialmente stabilizzabili.
Attualmente, la Regione sta vagliando le delibere per verificarne la conformità ai criteri di dignità e assorbimento previsti. Circa 10-15 delibere potrebbero essere escluse per carenze nei requisiti. Inoltre 39 enti si trovano in dissesto o predissesto e sono in attesa del parere COSFEL, mentre 202 Comuni possono già procedere all’attuazione.
Una task force regionale supporterà ora gli enti locali, insieme ai Centri per l’Impiego, per completare le procedure. Il CPI, su richiesta dei Comuni, attiverà le procedure previste dall’art. 16. USB si opporrà con forza a ogni tentativo di bandi distorti, dove vengano introdotti criteri premiali soggettivi per alcuni tirocinanti e non per tutti: la norma prevede punteggio aggiuntivo per i tirocinanti del proprio ente, senza eccezioni.
Ogni tirocinante usufruirà di somme pari di 54.000 euro per 4 anni su un contratto di 18 ore settimanali. Qualora le ore venissero ridotte, l’importo sarà proporzionato. Le risorse includono anche i 5 milioni statali storicizzati, con la possibilità di un incremento nella prossima Legge di Bilancio.
I comuni che non hanno mai avuto TIS potranno manifestare interesse alla Regione e accedere ai fondi disponibili.
Restano ancora 700 lavoratori esclusi dalle delibere. USB chiede il loro reinserimento attraverso nuove società spin-off o in-house regionali, operanti nei settori della manutenzione territoriale, del sociale e della sanità. Tra questi, anche i tirocinanti dei Comuni di Longobucco, Bocchigliero, Campana e San Giovanni in Fiore.
Nessun “zainetto” previsto: ad oggi non è prevista alcuna forma di “buonuscita” dignitosa. Si sta valutando invece la possibilità di percorsi di autoimpiego con un 80% del contributo a fondo perduto (circa 43.200 €), opzione che potrebbe partire da ottobre.
Over 60 ancora penalizzati: rimane irrisolto il nodo dei tirocinanti over 60, molti dei quali esclusi da ogni piattaforma. A chi è prossimo alla pensione e con meno di 4 anni di contributi mancanti, si chiede di produrre un estratto conto certificativo INPS, ma i tempi di attesa per il rilascio sono spesso insostenibili.
La campagna elettorale per le elezioni regionali del 12 ottobre è già entrata nel vivo, assistiamo a un proliferare di promesse elettorali da ogni parte. Ma la dignità dei tirocinanti non può essere materia di propaganda. USB, che ci preme ribadirlo, è stato l’unico sindacato che fin dall’inizio ha creduto nella stabilizzazione, rimarrà vigile e non si riterrà soddisfatta fino a quando non si arriverà a stabilizzazione per tutti i tirocinanti.
Invitiamo tutti i tirocinanti a tenere alta la guardia e a denunciare abusi, irregolarità e discriminazioni.
La stabilizzazione è stata conquistata con anni di battaglie, con la determinazione di chi ha voluto mettere a nudo un sistema di sfruttamento legalizzato in Calabria. Non ci sono politici da ringraziare ne santi da glorificare.