Studenti disabili: risposte insoddisfacenti.
Sia pure soltanto a mezzo stampa, finalmente è arrivata la risposta da parte dell'assessore provinciale all'istruzione Matacera, sull’assistenza agli studenti disabili.
Infatti, dopo l'incontro richiesto da USB, tenutosi presso la provincia di Catanzaro lo scorso 13 ottobre, l'assessore, benché avesse evidenziato chiaramente le gravi difficoltà economiche per i tagli alla Scuola pubblica statale, aveva chiesto un po’ di tempo, assicurando che avrebbe dato una risposta entro 4 – 5 giorni.
La USB, constatato che questa risposta, benché sollecitata, non è mai arrivata, il 25 settembre, dopo ben 12 giorni di silenzio, ha deciso di rendere pubblici gli impegni non mantenuti e i gravi disagi patiti dagli studenti disabili e dai loro genitori, attraverso la nota stampa di martedì che ha generato, finalmente, la risposta dell’assessore.
Risposta, sia chiaro, che non ci soddisfa perché appare fumosa e dilatoria, poiché non rende noto come si intende risolvere il problema né quali siano i tempi per la risoluzione.
Tra l’altro, la risposta tende a scaricare la responsabilità verso altri, come il preside del Liceo Campanella di Lamezia Terme, accusato di aver prodotto l'istanza in ritardo: noi non sappiamo se sia così, anche perché questo non è emerso nell'incontro che abbiamo avuto, comunque, siccome la questione non riguarda solo il Liceo Campanella, ma tutte le scuole della provincia di Catanzaro, anzi, come è emerso nella riunione, ci sono delle scuole della città di Catanzaro che, per il numero degli alunni disabili, sono nelle identiche condizioni di quelle di Lamezia, il problema non è quello della data di presentazione delle domande da parte del Liceo Campanella, ma quello dell'organizzazione del servizio in tutta provincia.
In tutti i casi, alla luce delle cose dette oggi dall’assessore e alla luce del fatto che ha assicurato che il servizio comunque si svolgerà, vorremo capire quali sono le risorse disponibili per questo servizio, e soprattutto, quando queste risorse arriveranno, se cioè il servizio inizierà subito o bisognerà attendere qualche mese, cosa che riteniamo assolutamente inaccettabile.
Siccome vogliamo sperare che quanto detto non sia solo una semplice dichiarazioni di intenti, la nostra iniziativa non si esaurisce certo con questa risposta per cui, in assenza di riscontri concreti che garantiscano da subito agli studenti disabili l’esercizio del diritto allo studio, costituzionalmente garantito, la USB conferma che se il servizio non inizierà a breve, depositerà l’annunciato esposto alla Procura della Repubblica, perché tutti siano considerati cittadini italiani con eguali diritti e non ammetteremo discriminazioni verso cittadini, trattati come cittadini di serie B.
USB Scuola Calabria