REGIONE CALABRIA: POLITICA E MALAFFARE

Politici, dirigenti regionali e sindacali, come vampiri succhiano il sangue ai cassintegrati!

Lamezia Terme -

REGIONE CALABRIA: POLITICA E MALAFFARE

Lo tsunami abbattutosi su politici e funzionari della Regione Calabria con arresti eccellenti ed indagati importanti, non ci sorprende più di tanto.

Ovviamente non sta a noi giudicare, né vogliamo emettere sentenze prima del tempo, però da tanto, ormai, la gestione della cassa integrazione in deroga non ci convinceva: troppi segnali andavano in questo senso ed il coinvolgimento anche di  responsabili  sindacali che, a quanto pare, facevano il bello e cattivo tempo alle spalle dei lavoratori,  ci conferma come i meccanismi non fossero affatto limpidi.

Se confermate le accuse, il quadro che ne viene fuori è allucinante, visto che in modo indegno alcune aziende, favorite da un intreccio che vede la politica e dirigenti regionali uniti, si sono spartite queste somme, intascando cifre notevoli e privando centinaia e centinaia di lavoratori delle loro spettanze, riducendoli ormai quasi alla fame, visto che da troppi mesi attendono i pagamenti.

La USB da tanto tempo si batte da sola portando nelle piazze i lavoratori, con blocchi stradali e denunce, per provare a sbloccare i pagamenti che NON avvenivano, forse adesso capiamo ancora meglio perché: dirigenti e funzionari avevano come obiettivo la spartizione! Così come capiamo meglio anche l’assenza totale delle altre organizzazioni sindacali (si fa per dire)!!! 

E’ ora di ridare dignità alla politica e di privilegiare i diritti e gli interessi dei lavoratori, dei precari e dei disoccupati.

La USB, oltre a chiedere a questo punto l’immediato pagamento di quanto dovuto ai lavoratori in cassa integrazione, chiede anche che si ponga al centro della discussione regionale la questione dei fondi strutturali europei, che deve vedere la nostra organizzazione pienamente coinvolta, a garanzia che stavolta le somme destinate alla Calabria non vadano a finire nelle tasche dei soliti noti, finanziando progetti fantasma, né vengano restituite perché inutilizzate. La USB, infatti, ha chiesto da tempo di utilizzare questi fondi per il reinserimento nel mondo del lavoro dei cassintegrati e per assicurare nuova occupazione, attraverso progetti di risanamento del territorio, colpito da alluvioni e terremoti,  attraverso una diffusione della raccolta differenziata dei rifiuti, attraverso la bonifica dei territori avvelenati per scelte suicide fatte da imprese senza scrupoli e da una politica asservita alle clientele ed al guadagno personale.

USB chiede a tutta la Calabria di reagire e di ribellarsi a questo modo di utilizzare soldi pubblici per interessi personali, a partire dallo sciopero generale del 19 giugno, con manifestazione regionale a Catanzaro!