Rassegna Stampa La Gazzetta
31 marzo 2007
Sanità: Il consigliere regionale dell’Udc Talarico e le RdB intervengono sul servizio di assistenza domiciliare integrata nel territorio.
L’Asl affida appalti senza alcuna gara
Il sindacato: per la gestione delle buste paga l’incarico dato ad un azienda esterna di Venezia.
Lamezia Terme - Il consigliere regionale dell'Udc, Francesco Talarico ha presentato un'interrogazione scritta all'assessore regionale alla Sanità, Doris Lo Moro e al presidente del consiglio regionale Giuseppe Bova, in merito alla decisione dell'azienda sanitaria lametina di procedere all'affidamento diretto senza gara per alcune prestazioni di assistenza domiciliare integrata.
«Una decisione», sottolinea il consigliere, «assunta con la delibera 67 del 30 gennaio scorso, a firma del direttore generale dell'Asl Angela Di Tommaso. La manager decide di affidare alla "Cooperativa Attiva" di Lamezia», aggiunge Talarico, «per il periodo di un semestre, alcune prestazioni e servizi senza alcuna gara ma con un affidamento diretto per un corrispettivo di euro 19.900 Iva esclusa. Non si intuiscono quali siano», sottolinea il consigliere dell'Udc, «le valutazioni in ordine ad eventuali positive ricadute di carattere organizzativo, gestionale, finanziario e sanitario che hanno suggerito l'assunzione di tale decisione».
Il segretario dell'Udc calabrese, nella veste di consigliere regionale intende sapere, per quale ragione si è proceduto ad un'assegnazione diretta e non ad un bando di evidenza pubblica per la selezione della migliore offerta, e con quali parametri è stata quantificata l'entità del costo del servizio. Ma chiede anche quali criteri siano stati adottati per l'assegnazione delle prestazioni e l'individuazione della ditta assegnataria.
«Tenuto conto del fatto», evidenzia Talarico, «che il servizio di assistenza domiciliare integrata (Adi) è una forma qualificante e socialmente rilevante di assistenza e si rivolge prevalentemente ad anziani, disabili e pazienti parzialmente o totalmente, temporaneamente o permanentemente non autosufficienti, aventi necessità di un'assistenza continuativa». E che l'Adi «fornisce svariate prestazioni a contenuto sanitario, quali prestazioni da parte dei medici di base, ed infermieristiche, compresi prelievi ematici da parte di personale qualificato, prestazioni di medicina specialistica, riabilitative e di recupero psico-fisico, erogate da terapisti della riabilitazione o logopedisti, e supporti di tipo psicologico, finalizzato al recupero socio-sanitario».
Sulla esternalizzazione, di alcuni servizi, da parte dell'Asl intervengono anche i rappresentanti sindacali della Rdb che si riferiscono in particolare alla consulenza esterna per la redazione delle buste paghe alla società Sigma Informatica Spa di Venezia.
A tale riguardo il sindacato sottolinea: «È ipotizzabile immaginare che in tutta l'Asl non ci sia un gruppo di dipendenti che sappia fare una busta paga, cosa che avveniva fino a poco tempo fa?». E aggiungono: «Il servizio è particolarmente oneroso, visto che ora è stata indetta una gara a procedura aperta per importo annuo di ben 110 mila euro, soldi pubblici che non si riescono a trovare solo quando si tratta di retribuire in modo più dignitoso il personale che con sacrifici manda avanti le strutture».
Prima dell'arrivo di questa manager da un'Asl veneziana, secondo il sindacato «le buste paga venivano gestite da personale interno: se si erano manifestati dei problemi è perché non si è lavorato a formare il personale interno».
Rdb aggiunge un appunto anche sull'affidamento alla cooperativa "Attiva" della gestione dell'assistenza domiciliare, servizio che fino a un paio di mesi fa è stato effettuato da personale interno, visto che l'anno scorso dall'Asl lametina sono state garantite 15 mila prestazioni infermieristiche.