Rassegna Stampa La Gazzetta del Sud

01.04.07

Lamezia Terme -

La manager risponde al consigliere Talarico e al sindacato

 

La Di Tommaso: intendo offrire migliori servizi ai cittadini

 

Il mio impegno è risolvere le difficoltà dell’utenza e le carenze amministrative

 

Alle dichiarazioni (lette sui giornali) fatte dal consigliere regionale dell'Udc, Franco Talarico e alla interrogazione relativa all'affidamento diretto senza gara, per alcune prestazioni di assistenza domiciliare integrata, decisione assunta con deliberazione senza alcuna gara ma con un affidamento diretto. Ma anche dal sindacato Rdb e relativa alla consulenza esterna per la redazione delle buste paghe alla società Sigma Informatica Spa di Venezia, la dirigente generale, dottoressa Angela Di Tommaso risponde che «il principale interesse di chi dirige l'azienda sanitaria è quello di risolvere le difficoltà dell'utenza e di offrire un migliore servizio ai cittadini.

Che è compito del manager raggiungere obiettivi nel più breve tempo possibile usando tutti gli strumenti che la legge consente.

Del resto il ricorso all'esternalizzazione dei servizi era stato già messo in atto, dall'As6 nel corso delle precedenti gestioni senza che il consigliere Talarico, il sindacato ed altri, muovessero un dito - sottolinea la manager - e peraltro per cifre molto più alte delle attuali, in particolare per quanto riguarda il settore delle pulizie e del lavaggio biancheria.

In merito si specifica comunque -chiarisce la dottoressa Di Tommaso- che è stato necessario attribuire per un anno ad una ditta esterna l'incarico di realizzare le buste paga per le gravi carenze amministrative nel settore.

Infatti, basta ricordare che gli stipendi venivano pagati con grave ritardo, che gli errori erano numerosi e i cedolini-paga poco chiari.

Pertanto, si è reso necessario esternalizzare il servizio della preparazione delle buste paga. L'incarico sarà di un anno al termine del quale valuteremo se esistono le professionalità all'interno dell'azienda per lavorare autonomamente. Per quanto riguarda l'Adi- assistenza domicilaire integrata la dirigente generale aggiunge - i dubbi sull'affidamento che ha l'onorevole Talarico, c'è da dire che la decisione dell'esternalizzazione della parte amministrativa e della raccolta dati è stata assunta dopo numerose riunioni tenutesi alla presenza di tutte le parti interessate nel corso delle quali è stato spiegato dal direttore generale come doveva essere effettuato questo servizio che è ritenuto di primaria importanza.

Infatti il servizio svolto era assolutamente insufficiente e non riusciva ad assolvere in pieno al bisogno assistenziale dei pazienti.

Bisogna ricordare quanto sono coinvolti pazienti e famiglie e quali difficoltà affrontano ogni giorno.

Finora con quanto riusciva a fornire l'azienda sanitaria non si alleviavano le sofferenze dei pazienti, ne tanto meno si poteva essere di supporto all'assistenza in maniera adeguata e come una sanità moderna prevede.

Innanzi tutto, gli infermieri che effettuavano solo i prelievi lo facevo come lavoro straordinario.

Questo non è possibile perché l'impegno verso i malati deve essere garantito a tempo pieno. Inoltre, le famiglie erano obbligate a recuperare la provetta per il prelievo e, dopo l'effettuazione dello stesso, dovevano portarla in laboratorio. Tutto questo non dovrà succedere più.

C'è stata una rivoluzione nell'intero servizio che era completamente disgregato - sottolinea la Di Tommaso - c'era poco confronto con i medici di base e nessun confronto tra infermieri e fisioterapisti.

Come è facilmente deducibile per riorganizzare il tutto bisognava prevedere. Abbiamo pertanto previsto l'assunzione di molti infermieri, che a tempo pieno si dedicheranno all'assistenza domiciliare con un supporto di medici di continuità assistenziale e di questa cooperativa che curerà gli aspetti relazionali con i pazienti, la gestione del numero verde e la raccolta dei dati di attività. Tutto ciò premesso ci pare che la realtà della struttura si conosca poco.

Se questo è comprensibile nel caso del sindacato che ha posto il problema _ continua ancora la manager - e che pur avendo firmato l'accordo nazionale di lavoro, non ha iscritti nella struttura lametina che possano adeguatamente informare, non dovrebbe essere vero per il consigliere Talarico - conclude la dottoressa Di Tommaso -che dovrebbe evitare di opporsi in maniera aprioristica e strumentale al nostro obiettivo di razionalizzare e velocizzare i servizi ai cittadini dell'As6».

                                                                   Sarah Incamicia