Rassegna Stampa Il Quotidiano

6 aprile 2006

Lamezia Terme -

6 Aprile 2007

 

I sindacati: «Attendiamo un vero confronto con la direzione»
Gli incarichi privati all'As 6
non convincono la Rdb/Cub


Non è per niente soddisfatto l'esecutivo regionale della federazione RdB/CUB delle risposte «confuse, banali e demagogiche» rilasciate dal direttore generale dell'As6 di Lamezia Terme Angela Di Tommaso, mentre è in attesa di una presa di posizione dell'assessore regionale alla sanità Doris Lo Moro, alla quale era stato rivolto un appello per la salvezza della sanità del lametino.

Sulle privatizzazioni le RdB sostengono «di non ragionare con l'idea che se la privatizzazione la fa il centrodestra è clientelismo, mentre se la fa il centrosinistra è per offrire migliori servizi ai cittadini».
Sulla mancanza di iscritti nella sanità lametina la RdB/CUB si chiede «chi abbia potuto fornire tali elementi, ma ciò non costituisce un limite, visto che le cose dette hanno avuto validi riscontri, anche perché si deve essere valutati non sul peso della rappresentanza, mentre dovrebbero preoccuparsi i lavoratori, per il mutismo degli altri sindacati, appiattiti su posizioni di comodo».

«Anche la Direttrice si rende conto che le cose non è che funzionino proprio come nelle cliniche svizzere, afferma la Rdb-Cub, i disagi dei malati e degli operatori sono sotto gli occhi di tutti, eppure a Lamezia, con l'incredibile indifferenza degli altri sindacati, dei partiti politici e persino del Tribunale dei Diritti del Malato, si privilegia la scelta di nuove opere strutturali, anziché quella della qualità nei servizi».

Il sindacato Rdb-Cub avrà al momento pochi iscritti, o non ne avrà affatto (come sostiene la direttrice), ma sa che negli ultimi 2 anni non c'è stata nessuna lamentela dei malati, né segnalazioni all'URP, ma risultano riscontri positivi, da parte degli utenti, sulla professionalità di chi era chiamato a svolgere il servizio.

«È demagogico affermare che con la privatizzazione si alleviano le sofferenze dei pazienti, afferma la federazione RdB-Cub, mentre dopo tre mesi di gestione della cooperativa Privat Assistenza, oggettivamente non c'è stato alcun miglioramento del servizio: i contatti con i medici di base continuano a non esserci; le famiglie che, come detto dalla Direttrice, prendevano le provette per il prelievo per poi portarle in laboratorio, continuano a farlo».

«Dove è il cambiamento prospettato dalla direttrice, in cosa si è migliorato? È il benservito agli infermieri professionali, perché denigrarli, sostenendo che il servizio era assolutamente insufficiente? È questa l'idea della valorizzazione delle risorse umane? E gli altri sindacati che questi lavoratori, magari loro iscritti, dovrebbero difendere, non trovano vergognosi questi attacchi?

Si chiede la RdB-Cub, secondo cui fa piacere che si vogliano assumere molti infermieri, nella speranza però che ciò sia vero».

«Sulla gestione delle buste paga la direttrice ha provato a rispondere, osserva l'esecutivo Rdb-Cub, ma ha solo confermato che la privatizzazione delle buste paghe è una decisione già presa e non siamo così ingenui da non capire che, una volta che la struttura organizzativa e di elaborazione dei dati è fuori dall'ASL, sarà difficile reinternalizzarla».

«Le risposte date sono parse davvero deboli, afferma infine la RdB-Cub, mentre sulla crescente voglia di privatizzare servizi da parte dell'As6, queste risposte non sono proprio arrivate».

Allora il sindacato RdB-Cub le attenderà ancora, così come attende che si apra un vero confronto tra la direzione generale e le RdB/CUB, «non con lo spirito salottiero, the e pasticcini annessi, ma con la voglia di tirar fuori i problemi reali e con la volontà di provare a risolverli. Noi ci siamo».

 

Raffaele Spada