Rassegna Stampa Il Quotidiano

169.01.07

Catanzaro -

Istituzione, nel Bilancio regionale, di un Fondo per la stabilizzazione del precariato sulla base ed ad integrazione di quello nazionale, nonché proroga sia delle attuali convenzioni stipulate con gli enti attuatori sino al 31 dicembre 2009, data ultima per la stabilizzazione che delle ore integrative, col relativo adeguamento del costo orario lavorativo al contratto collettivo nazionale di lavoro riferito a qualifiche similari relative a lavoratori dipendenti con effetto retroattivo alla data del 1 agosto 2006, nonché la creazione di un'Agenzia regionale ("Calabria Futura"), con sedi dislocate a livello provinciale, dove andranno a confluire i lsu-lpu che per l'eccessivo numero non possono essere assorbiti dagli enti utilizzatori.

Queste le linee guida della proposta di legge finalizzata a stabilizzare i Lsu-Lpu calabresi che il Comitato per la Difesa dei diritti dei Lsu-Lpu della Locride hanno presentato, a Catanzaro, all'assessore al Lavoro, Nino De Gaetano. Questo il segnale che il Comitato della Locride "pretende, dopo tanti anni di umiliazioni, l'avvio immediato del Piano di stabilizzazione di tutti i Lsu-Lpu già previsto dalla legge regionale 20/03 ma mai messo in atto". De Gaetano per l'occasione era accompagnato dal capostruttura Nicosia, al quale i precari hanno illustrato e consegnato la proposta di legge. "Proposta - ha sottolineato Antonio Trifoli, coordinatore del Comitato locrideo - elaborata dal Comitato unitamente alle rappresentanze di base (Rdb e Cub)". A stimolare il comitato locrideo a richiedere con forza l'incontro con l'assessore è stata "la grande incertezza che regna sovrana sul nostro futuro - ha sottolineato il coordinatore del Comitato - La proposta per la stabilizzazione dei precari, questa volta realizzata dalla base, e che speriamo la Regione voglia approvare e soprattutto finanziare, parte dalle novità positive introdotte dalla Finanziaria 2007 che prevede non solo la stabilizzazione lavorativa dell'intero bacino regionale entro il 2009, ma anche che i Comuni al di sotto dei 5 mila abitanti potranno immettere nei ruoli i precari utilizzati". La proposta di Legge prevede la retribuzione dell'integrazione oraria anche nei periodi di malattia, infortuni, ferie e maternità ecc.; la istituzione della regola delle ore integrative da attuarsi attraverso una "delibera di Giunta, e non attraverso circolari"; la creazione di una struttura intermedia, costituita, oltre che dai rappresentanti regionali, dall'Anci e dalle rappresentanze dei Lsu-Lpu, col compito di velocizzare gli atti, predisporre gli elenchi aggiornati circa le effettive capacità di organico degli Enti utilizzatori del reale numero di precari inclusi nel bacino, nonché agevolare il dialogo-confronto tra la Regione e gli Enti utilizzatori.

                    PINO LOMBARDO