Presidio USB-Rdb Scuola e Comitato Precari e non della Scuola

Lamezia Terme -

Bella, colorata e molto partecipata l’iniziativa svolta nel centro di Lamezia Terme, messa in campo dalla Confederazione sindacale RdB-USB e dal Comitato precari di Lamezia, per informare i cittadini sui drammi che sta vivendo la scuola italiana e quella calabrese in particolare.

Appare sempre più evidente la volontà del governo a voler privilegiare la scuola privata a discapito di quella pubblica.

I tagli imposti alla scuola pubblica sono, infatti, nell’ordine di 8 miliardi euro (un terzo dell’intera manovra finanziaria), mentre nel contempo la scuola privata viene paradossalmente finanziata con un bonus di 19.000 euro per ogni classe!

Ecco allora che, grazie a questi tagli, la scuola avrà nel prossimo anno 45.000 lavoratori in meno!!!!

A tutto ciò si aggiunge il fatto che, grazie al blocco dei contratti, il personale sia docente che non docente, così come tutti i dipendenti pubblici, subirà una perdita secca da 1.000 a 3.000 euro sullo stipendio.

In Calabria, poi, la situazione è drammatica:

§         dal 1 settembre 2010, vi saranno ben 1.522 posti in meno per i docenti;

§         circa 800 posti in meno per il personale ATA;

§         ci sono 1.428 gli edifici a rischio sicurezza, in una regione come la nostra ad alto rischio sismico!

§         sono stati stanziati 20 milioni di euro in meno  per l’Università di Cosenza;

§         è stata decisa una inversione della destinazione dei fondi FAS, passandoli al 60% al Nord e al 40% al Sud (prima erano per l’ 85% al Sud e per il 15 % al Nord);

§         è stata decisa la chiusura di un importante Ente di Ricerca come l’ISPESL (Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro) a Lamezia Terme.

Nel corso dell’iniziativa il sindacato RdB-USB e il comitato precari, hanno distribuito materiale informativo che i numerosi cittadini che si sono avvicinati interessati da un  problema che riguarda tutti, hanno letto e commentato anche con rabbia, concordando sulla necessità di una svolta per salvare la scuola pubblica.

Altre iniziative sono in cantiere e saranno decise nei prossimi giorni.