Oggi la USB è al fianco di Mimmo Lucano a Riace.

Reggio Calabria -

L'arresto di Mimmo Lucano, sindaco del Comune di Riace, effettuato da parte della Guardia di Finanza su mandato della Procura della Repubblica di Locri, non fermerà un modello di accoglienza basato sul rispetto della dignità delle persone.

 

 

L'Unione Sindacale di Base, oggi in piazza a Riace, per esprimere la massima solidarietà a un uomo che da anni lotta per la giustizia sociale e contro qualsiasi deriva razzista e discriminatoria.

 

Le inchieste giudiziarie a orologeria non possono sminuire l'importanza e l'efficacia del “modello Riace”, costruito da Mimmo Lucano nella massima trasparenza e senza alcun tornaconto personale.

 

 

USB è al fianco di sindaco Mimmo Lucano e della sua famiglia, perché la macchina salviniana è riuscita a colpire anche la compagna di Lucano con il divieto di dimora.

 

USB oggi, si trova a Riace per manifestare solidarietà e chiedere che giustizia sia fatta, contro accuse palesemente strumentali.

 

La USB sostiene che, una impalcatura di società si riconosce dalle libertà individuali, nessun uomo può essere considerato separato dagli altri che vivono in altri luoghi del mondo.

 

 

Mimmo ha costruito un luogo in cui l'integrazione tra persone di diverse nazioni, religioni e colori della pelle è un esempio ammirato in tutto il mondo.

 

Se c’è qualcuno che fa affari sulla pelle dei migranti è la criminalità organizzata, che abitualmente frequenta, come è stato ampiamente dimostrato in Italia, a tutti coloro che le aprono le porte, sia a destra come a sinistra.

 

Mimmo Lucano alla ndrangheta le porte non le ha mai aperte.

 

 

Se in Italia esistono delle leggi che, vietano di dare un tetto, un lavoro e massima ospitalità ai più bisognosi, allora noi non le accettiamo e lotteremo per cambiarle!

 

Riace resta a testimoniare che, un mondo diverso è ancora possibile.

 

Per queste ragioni, Riace oggi, è rappresentata e affiancata da tante organizzazioni sociali, non governative e da sindacati e singoli cittadini.

 

Riace non può, non deve morire.

 

Catanzaro, 6 ottobre 2018