Mobilità Scuola

Tagli agli Organici

Lamezia Terme -

Taglio degli organici nella scuola

I primi effetti

La legge finanziaria prevede, nel complesso, il taglio di oltre 50.000 posti di lavoro, fra docenti e Ata, nella scuola pubblica.

Iniziamo a verificare gli effetti della manovra. Grazie al solo aumento del numero degli alunni per classe – che è il primo passo della manovra, non dimentichiamolo! - era prevista la riduzione di 14.179 posti per i docenti. Ci sono circa 28.000 alunni in più rispetto alle previsioni e, di conseguenza, il taglio si riduce, bontà loro!, a 11.736 docenti.

Aumentano gli alunni e diminuiscono gli insegnanti, un modo eccellente per garantire il diritto allo studio!

In Piemonte, per restare alla nostra regione, abbiamo 5.698 alunni in più e 306 insegnanti in meno sul solo organico di diritto e perderemo, se non fermeremo questi signori, un numero di posti per i docenti quasi pari nell'organico di fatto.

Cosa significherà, in concreto, questa prima misura: o la chiusura di piccole scuole o il sovraffollamento delle classi. Infatti, già il decreto ministeriale n. 331 del 1998 prevedeva la deroga del 10% rispetto al numero massimo; grazie alla Circolare Ministeriale n. 19 del 2007 le classi rischiano di essere piene come un uovo, come si può verificare dalla tabella

 

Ordine di Scuola Minimo Norma Massimo Effetti della deroga (+10%)

ex art. 9 DM 331 Deroga ex CM 19/2007

Infanzia 14 * 25 28 30 32

Primaria 20 ** 25 25 27 29

Secondaria I Grado 15 25 29*** 31 33

Secondaria II Grado 20 25 29*** 31 33

 

* 10 per le sezioni uniche funzionanti nei comuni di montagna e nelle piccole isole

** le pluriclassi non possono superare i 12 alunni

*** il massimo, dio norma, è 28 ma si sale a 29 se, per garantirlo, è necessario sdoppiare la classe

 

Dobbiamo, a questo punto, organizzarci nelle singole scuole per difendere l'organico controllando che venga richiesto tutto l'organico necessario al funzionamento del servizio.

Sarà, inoltre, necessario imporre che, nelle classi, la saturazione non comporti la negazione dello spazio minimo garantito ad alunni e docenti previsto dalla normativa.