MIGRANTI: FINISCE IL PRESIDIO, MA NON FINISCE LA LOTTA

La fine del presidio davanti la Questura di Lamezia Terme, non significa affatto l’abbandono della lotta.

Lamezia Terme -

L’autonoma decisione dei migranti di rientrare nel centro accoglienza, nasce dagli impegni assunti ieri in Prefettura che lasciano sperare in condizioni di vita migliori all’interno della struttura,  per cui ci sarà una massima attenzione perché le cose cambino davvero.

Stamattina, infatti, al termine della conferenza stampa tenuta dai comitati locali, da alcuni sindacati, tra cui USB, e dai rappresentanti dei migranti, questi ultimi hanno dato seguito a quanto deciso ieri sera in un’assemblea e sono rientrati nel centro.

Alta sarà l’attenzione di tutti perché gli impegni siano rispettati e, in tutti i casi, il comitato che si è spontaneamente costituito, vigilerà e si terrà in contatto con i migranti per verificare che le condizioni siano davvero diverse rispetto al passato.

Se così non dovesse essere, la protesta riprenderà in modo ancora più determinato e deciso di prima.

Il responsabile nazionale della USB Migranti, ha intanto chiesto un incontro al Ministro degli Interni, per valutare la situazione a Lamezia e sapere quali saranno le azioni perche sia la dignità delle persone sia tutelata e rispettata.

La solidarietà diffusa manifestata verso i migranti in protesta, che fa da contraltare alle dichiarazioni infastidite ed a volte xenofobe di alcuni esponenti della destra locale, ha fatto scoprire una Lamezia diversa, una Lamezia viva, solidale, una Lamezia disposta all’ascolto e all’accoglienza.

E’ da questa esperienza, che ha permesso a molti di venire a contatto e conoscere una umanità straordinaria rappresentata da ragazzi venuti da lontano, che occorre ripartire per mettere in risalto le capacità che questa città ha di accogliere e di essere vicina a chi reclama il rispetto dei diritti.

 

                                                             Federazione Provinciale USB Catanzaro