L'USB CALABRIA A CONFRONTO NELLA ABRAMO CUSTOMER CARE S.P.A.
Erano mesi che trapelava un certo malumore tra i lavoratori del Call Center di Catanzaro, oggi hanno trovato il coraggio di organizzarsi in assemblea per mettere in evidenze le problematiche di questo settore con la USB.
Oggi l’Unione Sindacale di Base della Calabria ha indetto delle assemblee sindacali alla Abramo Customer Care S.p.a. nella sede di Catanzaro in Viale Cassiodoro. Nella riunione la stessa USB Calabria ha incontrato tutti i lavoratori di comparto, anche se bisogna sottolineare che nonostante fossero affissi gli annunci dell’assemblea sindacale dell’intera giornata, tra “capi e capetti” alcuni hanno cercato di celare quest’ultima, minimizzando la necessità di confronto tra lavoratori e la struttura USB.
La stessa USB, ha esposto ai lavoratori le modalità di lavoro dell’intera USB ed il modo con cui concepisce il sindacato fuori da logiche spartitorie e consociativiste, una organizzazione conflittuale con gli interessi padronali di chi sfrutta il lavoro precario e non.
E’ stato ribadito che oltre ad essere il lavoratore a decidere i percorsi di lotta o di proposte concrete, la USB, ha come prerogativa il far rispettare tutti i diritti sindacali nei posti di lavoro, negli interesse di tutti e non per pochi “intimi”, al di fuori della “concertazione” e fuori dalle logiche padronali, una organizzazione la USB che sta riconducendo nell’alveo sindacale tutte le trattative sindacali – dall’avere uno stato sociale garantito per tutti ad una previdenza che ci permette di vivere a fine lavoro ad una sanità pubblica ad una scuola pubblica, uno stato sociale per i più indigenti, - che in questi anni i lavoratori hanno perso man mano attraverso la concertazione delle confederazioni.
L’Unione Sindacale di Base della Calabria nella suddetta riunione ha costatato delle serissime problematiche che intercorrevano solo tra i banchi di lavoro e per le quali gli altri sindacati non hanno mosso un dito: per alcuni gruppi di lavoro della stessa azienda non è concesso lo straordinario, ne il supplementare e ne i festivi.
Per altri gruppi di lavoro invece se un operatore si ritrova a dover svolgere l’orario di lavoro da solo, …lo stesso non può effettuare più di 8 cambi di turnazione, chi ha un contratto di lavoro a 6 ore non può fare il cambio turno con chi ne ha 4 ore,…. quindi è sottinteso che siano bandite prenotazioni di visite mediche o qualsiasi altro impegno inderogabile, secondo questa amministrazione con la complicità dei sindacati che ancora una volta mettono in secondo piano gli interessi del lavoratore, i loro diritti ed il lo statuto.
Il giorno festivo viene tramutato in giorno di ferie, licenza, ecc… , se il festivo ad esempio il 24 dicembre cade di domenica, viene retribuita come una semplice domenica e non come festivo (il C.C.N.L. di comparto dice altro), inoltre ad un determinato comparto se il festivo cade di domenica la documentazione può essere prodotta e lavorata, diversamente dicono che non è arrivata nessuna documentazione da lavorare.
Cosa ancora più grave e vergognosa è il trattamento che spetta a chi fa più di 8 gg. di malattia all’anno, ai quali non viene consegnato il premio produzione che comprende: buoni pasto, buoni benzina, ecc…, poiché nel loro immaginario non spetta alcun premio a chi accidentalmente si ammala contro la sua volontà. Bisognerebbe per ultimo analizzare e valutare tutte le diversità tra dipendenti senza fare alcuna differenza o discriminazione, seguendo le normative vigenti. I primi ad analizzare queste problematiche e a trovare di conseguenza una soluzione alle stesse, dovrebbero proprio essere i sindacati che fin ora hanno fatto credere di aver tutelato la parte lesa, ma come sempre, mentre c è chi parla e cerca di accaparrarsi più tessere per non far danni “al manovratore” , c è chi si sta intraprendendo un percorso condiviso di rivendicazioni , dando spazio al libertà ai lavoratori di decidere tempi e modalità di lotta all’interno del Call Center. Oggi, purtroppo sono emerse realtà lavorative da terzo mondo, dove viene sottratta tutta l’energia dei lavoratori ad avanzare rivendicazioni di lotta per aumentare i già deficitari diritti personali e sindacali.
Nei prossimi giorni questa O.S. unitamente ai lavoratori intraprenderà le proprie prerogative sindacale a tutela dei lavoratori, per avere dei chiarimenti in merito a tutti i problemi sorti durante l’assemblea, e non disdegnerà un confronto per rendere giustizia per queste leggerezze perpetrate verso le figure che, giornalmente sono dietro a cuffie e telefoni per portare un minimo di salario nelle famiglie.