LSU-LPU: NON SI PRENDONO IN GIRO I LAVORATORI
Stravolti gli impegni di qualche giorno fa davanti al Prefetto.
La USB incontra l'assessore regionale che comunica la gravissima e sconsiderata decisione del governo Renzi di escludere i fondi regionali per le contrattualizzazioni
Si è svolto a Catanzaro, presso l’assessorato regionale al lavoro, l’incontro tra l’assessore Guccione e le organizzazioni sindacali, per affrontare la questione inerente alla contrattualizzazione dei lavoratori lsu lpu.
L’incontro si è reso indispensabile alla luce della decisione del consiglio dei ministri di escludere, dai decreti in approvazione, la parte che prevedeva l’utilizzo dei fondi regionali per le contrattualizzazioni.
L’assessore, dopo aver chiesto alle OO.SS di attivare le rispettive strutture nazionali per far sì che la parte esclusa venga reinserita, ha riferito degli incontri avuti lo scorso 25 giugno, presso i vari ministeri ed in particolare quello del lavoro, nei quali ha fatto presente la contrarietà della regione circa la mancata approvazione della norma riguardante l’utilizzo dei fondi regionali.
Nel corso della riunione di Catanzaro, la USB ha ribadito con forza il disappunto e la rabbia per la decisione del governo e si è dichiarata, sin da subito, pronta a rispondere con azioni forti e con la lotta dei lavoratori, al grave comportamento del governo Renzi.
Il primo ministro, infatti, dopo essere venuto qui in Calabria promettendo ed impregnandosi a risolvere i tanti problemi che attanagliano la nostra regione, tra cui quello dei lavoratori lsu lpu, rientrato a Roma fa esattamente l’opposto.
L’attacco portato avanti dal governo verso questi lavoratori, è di una gravità ingiustificabile anche perché smentisce tutti i pareri favorevoli espressi dai ministeri competenti per l’utilizzo dei fondi regionali comunicati, oltre che alla Regione, anche ai prefetti della Calabria. Questo atteggiamento provocatorio da parte del governo nazionale, crea, ovviamente, forte malcontento tra i lavoratori pronti da subito a rispondere alle chiamate della USB per intraprendere forme di lotta ancora più incisive di quelle portate avanti fino ad adesso.
Il governo si assumerà, dunque, la responsabilità di quanto potrà accadere in Calabria nei prossimi giorni, poiché con il destino dei lavoratori non si scherza.
La USB invita, pertanto, tutti i lavoratori ad una mobilitazione generale per rispondere con la lotta a questo grave attacco, promuovendo azioni di lotta che saranno comunicate a breve e sostenendo tutte le iniziative che i lavoratori vorranno intraprendere per rimandare al mittente questa grave provocazione.