LA USB Calabria porta i precari dei Vigili del Fuoco in piazza
Bloccati i collegamenti con la Sicilia a Villa San Giovanni
Centinaia di Vigili del Fuoco precari, sono scesi in piazza oggi nella manifestazione indetta dalla USB Calabria, per protestare contro la norma che dal 1° gennaio li ha tagliati fuori anche dal precariato, per cui non potranno essere più richiamati in servizio, con gravissime ripercussioni sui soccorsi e sul personale ordinario, costretto a sobbarcarsi turni sempre più massacranti.
Continui tagli al personale e mezzi di trasporto ormai obsoleti, vecchi di almeno vent'anni, sono questi alcuni dei motivi che hanno spinto la USB a portare i piazza i lavoratori precari dei vigili del fuoco e a bloccare le vie di accesso agli imbarcaderi per la Sicilia di Villa San Giovanni.
Nel corso della manifestazione, i manifestanti hanno ribadito le richieste del sindacato USB, chiedendo l'assunzione definitiva nei ruoli del Corpo attraverso un procedimento di stabilizzazione di tutto il personale precario e l'attuazione immediata degli standard europei che prevedono un vigile del fuoco ogni mille abitanti e 60 mila Vigili del fuoco su tutto il territorio nazionale.
Negli ultimi tempi, del resto, la scarsità del personale si è disastrosamente riversata, come detto, sia sulla qualità del servizio che sulle condizioni di lavoro: pur di garantire il servizio i vigili sono spesso costretti a turni doppi, straordinari obbligatori e richiami dalla ferie.
Un alto tasso dei lavoratori vive in condizioni di precariato; spesso questi ultimi vengono assunti per due settimane, nel momento di urgenza, e poi rimandati a casa fino a che non si presenta una nuova necessità.
Si tratta anche di persone di 40/50 anni che si trovano in questa situazione di sfruttamento da diverso tempo.
Questo malcontento si estende, purtroppo, a livello nazionale dove si continua ad andare avanti con una politica fondata sui tagli.
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