La lotta di Nicola Giarmoleo era giusta: ora lo dice anche l’Ispettorato

Reggio Calabria -

Nicola Giarmoleo è stato licenziato per aver osato fare ciò che tanti subiscono in silenzio: denunciare all’Ispettorato del Lavoro le irregolarità, lo sfruttamento e le mansioni non riconosciute a cui era sottoposto mentre lavorava presso Phoenix Logistic, azienda subappaltatrice che opera all’interno dello stabilimento Hitachi di Reggio Calabria. Irregolarità che non sono state sanate nemmeno con l'accordo conciliativo al ribasso firmato dall'azienda con le sigle sindacali compiacenti.

La sua denuncia ha avuto un esito chiaro, anche se per noi facilmente prevedibile: gli ispettori del lavoro hanno accertato le sue ragioni. Hanno riconosciuto che Nicola svolgeva mansioni superiori non solo rispetto a quelle previste dal suo livello di inquadramento iniziale, ma anche rispetto a quelle del livello assegnato dopo l'accordo che egli ha animatamente contestato.

Adesso è scritto nero su bianco. Una verità che inchioda Phoenix alle sue responsabilità, e che chiama in causa direttamente anche l'appaltatrice ISS Palumbo e, ancor di più, la committente Hitachi, che ospita, controlla e beneficia del lavoro delle ditte in appalto, fingendo di non vedere ciò che accade nel suo unico magazzino esternalizzato in Italia.

La risposta dell’azienda alle rivendicazioni di Nicola non è stata quella di correggere, regolarizzare, riparare all’ingiustizia. È stata la vendetta. Lo hanno isolato, sottoposto a pressioni, colpito con azioni ritorsive, fino a espellerlo con un licenziamento. Un licenziamento formalmente giustificato, ma siamo certi che, nella stessa situazione, un altro lavoratore non sarebbe stato allontanato. Al suo posto oggi lavora un parente di un noto dirigente sindacale nazionale. Coincidenze?

Mentre Phoenix reprime e Hitachi tace, a far ancora più rabbia sono quelli che fanno finta di non vedere: i sindacati complici, quelli che pensano a gestire liste, assunzioni e clientele più che a tutelare i diritti. Quelli che trattano sotto banco con l’azienda e tacciono quando un dirigente sindacale viene licenziato. Quelli che parlano di sicurezza e legalità, ma si muovono solo per difendere le proprie poltrone.

Saremo al fianco di Nicola in tutte le sedi – sindacali, legali e pubbliche – e continueremo a denunciare ogni forma di abuso, intimidazione e sfruttamento. Non ci faremo intimidire. Non ci fermeranno con un licenziamento.

Pretendiamo il reintegro di Nicola.

Pretendiamo che Hitachi e ISS Palumbo si assumano le loro responsabilità.

Pretendiamo che ogni appalto venga controllato e che le aziende che violano i diritti siano espulse.

 

Fismic Confsal Reggio Calabria
USB Lavoro Privato Reggio Calabria