Istituto di vigilanza privata Catanzaro: ALLA MANIERA DEI GRANDI DITTATORI!

Catanzaro -

Non abbiamo davvero più parole per definire ciò succede all’interno dell’istituto di vigilanza notturna e diurna di Catanzaro.

Infatti, appena invita la nomina dei dirigenti sindacali USB all’interno dell’azienda, si è scatenata la rappresaglia nei confronti dei lavoratori.

Un delegato USB, dopo aver svolto per oltre venti anni un eccellente servizio, è stato addirittura LICENZIATO a seguito di un permesso fruito ex L. 104/92 e contestato dall’azienda, che lo ha fatto seguire da investigatori privati.

Guarda caso, tra i tanti lavoratori che fruiscono della L. 104, solo quello iscritto ad USB ha avuto l’onore di questo trattamento!

Ovviamente il licenziamento è stato impugnato, perché le motivazioni sono palesemente false e capziose e costringeremo l’azienda a tornare sui suoi passi, però resta il fatto che questa azienda impiega mesi e mesi per pagare i lavoratori che avanzano diverse mensilità, ma ha alcuna remora a pagare fior di investigatori privati e a licenziare con motivazioni strumentali, un padre di famiglia!!!

Ma non finisce qui.

Un altro lavoratore, assunto alla sede di Catanzaro, è stato trasferito unilateralmente ai confini della Calabria e vessato continuamente.

Tutto questo perché iscritti ad una organizzazione sindacale scomoda e mai amica dei padroni, qual è la USB.

In questa azienda la normalità è tacere davanti ai soprusi: lavoratori in balia di turni ed orario di lavoro confezionati al momento e secondo “simpatie” – stipendi che non arrivano – tredicesime “spalmate” - pretesa di straordinari – nessuna definizione dei nuclei di squadra – vaghezza sui compiti di ogni operatore.

E potremmo spaziare ancora, palando dell’organizzazione del lavoro, della sicurezza degli ambienti di lavoro, dei mezzi, ma tutto ciò, assieme a quanto riportato sopra, sarà denunciato direttamente al Prefetto, a cui la USB ha chiesto un incontro urgente per valutare assieme il comportamento dell’azienda.