I trasporti Calabria: ultimi in Europa
La desertificazione economica e sociale della regione Calabria, nonché la possibilità di avviare un rilancio serio del turismo e delle attività produttive legate a questo strategico settore, sono giornalmente vanificate da improvvise decisioni che la Direzione regionale di Trenitalia assume in dispregio ai suoi obblighi contrattuali.
La soppressione di alcuni treni regionali a partire dal prossimo 14 luglio, utilizzati principalmente da turisti e pendolari nel periodo estivo è l’ennesimo taglio ai servizi e quindi, una ulteriore limitazione del diritto alla mobilità dopo i tagli del servizio balneare su gomma già operati dalla Regione Calabria con la delibera 147/2012.
In una regione con mille difficoltà con una autostrada impercorribile, la politica delle buone parole che servono per riempire gli spazi dei quotidiani, nei fatti avallano tagli allo stato sociale di questa regione. In questo caso oggi tocca ai trasporti; apprendiamo dalla stampa che verranno ancora di più tagliati altri pezzi ferrovia, verranno annullati altri quattro treni regionali e rivoluzionati gli orari.
Cosi oltre a non avere treni per viaggiare i turisti che gravitano nella nostra regione andranno al mare o la sera tardi, oppure la notte!!! Questo forse per disincentivare la gente a venire i Calabria a fare le ferie.
Una regione ormai inerme, una regione che ha smantellato la sanità, e tutti i servizi sociali per i cittadini, ora piano piano avalla la chiusura dei trasporti regionali, una regione che non ha un piano straordinario per il settore dei trasporti per migliorare i servizi e superare le attuali emergenze con risorse individuate.
Nessun programma straordinario di investimento per il trasporto pubblico regionale che necessità l’individuazione di un: graduale aumento del numero di treni in servizio, individuazione delle risorse e impegni da parte delle società e della Regione per le infrastrutture, la rimodulazione dei programmi di esercizio e la ristrutturazione delle risorse umane. Per una rete di trasporti che colleghi i centri calabresi.
La USB, impegnata a riportare i servizi pubblici, come servizi indispensabili e sociali, chiederà alla popolazione una mobilitazione per far sentire la propria voce alla politica quella sorda e chiusa negli ovattati uffici regionali.
Un fatto gravissimo sul quale invitiamo la Regione Calabria a fare chiarezza per capire se si tratta di una inadempienza di Trenitalia posta in essere nella speranza che nessuno si accorgesse dei tagli, oppure se il tutto è stato concordato allo scopo di recuperare risorse da destinare ad altri fini da parte della Regione Calabria.
Invitiamo pertanto la Regione Calabria a farsi parte diligente a tutela del diritto dei cittadini ad avere servizi efficaci e garantiti e fare in modo che i treni prossimi alla soppressione restino nella disponibilità di cittadini residenti e dei sempre più pochi gruppi di turisti che scelgono ancora di soggiornare in Calabria nonostante tutto.