I LAVORATORI LSU-LPU NON CEDONO AL CANTO DELLE SIRENE

Lamezia Terme -

 

Si continua a parlare di ipotesi senza dare, ancora una volta, certezze ai lavoratori: sono 17 anni che gli LSU/LPU della Calabria si sentono dire le stesse cose. Infatti nella conferenza stampa, tenuta oggi, dal Governatore Scopelliti e dall’assessore al lavoro Salerno si esprime soddisfazione per quanto ottenuto per la stabilizzazione dei lavoratori precari.

Soddisfazione?

Vorremmo ricordare al governatore che per poter stabilizzare i suddetti lavoratori è necessario :

-     trovare  le risorse idonee e non briciole (ci dica, dunque, dove, quando e quante ne ha trovate);

-     apportare delle deroghe per consentire ai nostri enti di poter assumere e quindi svuotare il bacino (ossia: sforare il patto di stabilità per le assunzioni, sbloccare il turn-over).

Siamo a questo punto? Si è ottenuto questo?

Ciò di cui si vanta il Governatore è di essersi già attivato, come regione Calabria, nel fare la graduatoria regionale dei precari. In realtà vorremmo precisare che il Decreto Legge 101, convertito poi in Legge, obbliga le regioni a stilare queste graduatoria, nulla di più.

Mancano, dunque, sia sostanziosi finanziamenti che le deroghe ai vincoli finanziari e al turn-over, che devono e possono favorire le assunzioni. Perciò la strada può essere anche tracciata, ma è ben lontana dall’essere pavimentata ed i lavoratori non vogliono più ragionare in proiezione di ipotesi futuribili.

Né ci fanno recedere dalla lotta le voci che arrivano da Roma sul nuovo emendamento che sarebbe passato in commissione alla Camera, 50 milioni che potrebbero essere dati alla regione Calabria per il 2014: ma solo per quest’anno? E quand’anche fossero somme certe, stabili e ricorrenti (mentre invece si parla, sempre che passi l’emendamento, solo del 2014), quante delle 5.200 persone potrebbe essere stabilizzate con queste cifre? Mille, forse, e poi facciamo la guerra tra poveri? Non dimentichiamo che la parola d’ordine di USB e degli LSU-LPU è: STABILIZZAZIONE PER TUTTI!

A parte queste considerazioni, assumiamo poi l’ingrato compito di riportare con i piedi per terra i tanti colleghi che si stanno lasciando travolgere dai facili entusiasmi, ricordando che la proposta è passata solo alla Commissione bilancio della Camera (così come era passata alla commissione Senato, prima di essere cancellata dal voto di Palazzo Madama) e che dovrà superare anche in questo caso lo scoglio del voto alla Camera (e, se positivo, dovrebbe rifare un passaggio al Senato).

In tutti i casi USB guarda con attenzione anche a questi passaggi, ma con il realismo che la gravità della situazione dei lavoratori richiede.

Resta fondamentale, quindi, il ruolo che USB potrà spendere poiché ha dimostrato a Governo e regione, di essere l’unico soggetto sindacale con proposte praticabili e con la capacità di coinvolgimento dei lavoratori nelle lotte per farle passare.

Ancora una volta, dunque, con la conferenza stampa, si prova a lanciare fumo negli occhi dei lavoratori per cercare di abbassare il tono della protesta.

Per questo lavoratori e la USB smetteranno di lottare solo quando avranno certezza che l’obiettivo è stato raggiunto e non smetteranno certo davanti a fumose promesse.

La USB chiede, pertanto, al Governatore, in occasione del sit-in che si terrà davanti al Consiglio Regionale il prossimo 19 dicembre, di dare riposte concrete a tutte le richieste che in questi mesi sono state avanzate dalla USB e dai lavoratori, per risolvere definitivamente questa drammatica vertenza.