Grazie a USB ricompaiono i posti di lavoro
NUOVI POSTI DI LAVORO GRAZIE ALLA USB-RdB
Nel giorni scorsi la USB-RdB P.I., ha scritto al Direttore Generale dell’USR Calabria, per chiedergli conto dello spostamento di un collaboratore scolastico dalla scuola media “Pitagora”, alla Direzione Generale dello stesso USR.
La gravità della decisione era data dal fatto che, non solo non si era tenuto conto che in quella scuola vi era già stata una riduzione dell’organico di una unità per pensionamento, ma anche per il fatto che non era stata tenuta in nessun considerazione l’autonomia scolastica e il parere negativo del Direttore del DSGA.
L’USR non ha ritenuto di dover rispondere direttamente alla nostra organizzazione (come le normali relazioni sindacali avrebbero voluto), ma ha tuttavia compreso la gravità dei propri comportamenti, ponendovi in qualche modo rimedio.
Infatti, non solo ha inviato un nuovo collaboratore scolastico presso la scuola media “Pitagora”, ma ha anche provveduto alla nomina di 9 nuovi collaboratori, assunti fino al 30.6.2011 e destinati alle scuola dalle quali erano stati “prelevati” altri lavoratori per destinarli all’USR..
L’aver contribuito a creare nuovi posti di lavoro, per quanto precari, ci dà molta soddisfazione, però la felice conclusione del problema, non elimina il fatto che troppo spesso si considerano gli istituti scolastici come una propria dependance dalla quale attingere risorse, senza tenere nel giusto conto le esigenze reali delle scuole.
La conclusione della vicenda, insegna anche un’altra cosa e cioè che contrariamente a quanto affermato, ci sono spazi e bisogni per far sì che personale sia docente che amministrativo trovi giusti spazi lavorativi.
Per quanto riguarda il nostro sindacato vigilerà perché episodi del genere non si ripetano denunciando episodi di malgoverno, come abbiamo fatto per la vicenda dei corsi di formazione creati appositamente per favorire dirigenti scolastici, per la quale siamo ancora in attesa di risposta dal Direttore dell’USR.
Ma non siamo disposti ad attendere ancora molto.