Futuro sempre più incerto per le lavoratrici e i lavoratori ex socialmente utili impiegati come personale ATA nelle scuole.
L'Unione Sindacale di Base denuncia il fallimento degli accordi firmati circa 3 mesi fa dai sindacati ( i soliti ) : non c'è l'impiego per i mesi di luglio e agosto per le x LSU che, a questo punto , possono contare soltanto sulla cassa in deroga a zero ore. Tutto ciò dopo che per i 3 mesi di cassa in deroga, già fatti, non hanno ancora percepito alcun euro ( cosa che, purtroppo, si è verificata anche per tanti altri lavoratori ).
A suo tempo come O.S. avevamo contestato la stessa idea di impiegare le ex LSU per le manutenzioni scolastiche. " Donne di più di 50 anni che si sarebbero dovute inventare, pittori, elettricisti e che , allo scopo avrebbero dovuto seguire dei corsi che, in pratica, non si sono nemmeno tenuti . E poi, i lavori di ristrutturazione , al momento, non sono partiti, nè, si sa, quando inizieranno, nonostante le parole sbandierate da Renzi ".
State sereni, non vi preoccupate...............
Teoricamente il 1 settembre questi lavoratori dovrebbero rientrare al lavoro a 20 ore settimanali, " ma qualcuno di loro è stato impiegata anche per soli 45 minuti al giorno " , nei fatti, non è certo.
" Oggi , ribadiamo che bisogna avere il coraggio di fare una scelta: assumere gli ex-LSU riconoscendo loro le professionalità acquisite nei profili dovuti del personale ATA della scuola. Più volte abbiamo chiesto alle Amministrazioni locali di intervenire su questa vertenza e sul governo e , soprattutto sul partito di maggioranza , il PD , per riportare al primo posto lavoratori e servizio, mettendo in secondo piano gli interessi delle aziende appaltatrici o le resistenze dei sindacati della scuola che spingono per mantenere in piedi il sistema delle esternalizzazioni anche se molto più inefficente e diseconomico . Abbiamo sentito soltanto belle parole; più volte abbiamo chiesto un incontro alla ma od oggi non abbiamo avuto riscontro;
Dal 1 Luglio come USB abbiamo dichiarato lo stato di agitazione nelle aziende e nelle scuole, ove opera il personale in oggetto, che verrà evidenziato dai lavoratori con iniziative di mobilitazione che non escludono lo sciopero a settembre se si continuerà a predicare di occupazione e a rastrellare fondi e risorse senza raggiungere gli obbiettivi di interesse pubblico e il vero risparmio di spese garantendo la qualità del servizio "