Ex tirocinanti ministeriali: USB ricevuta in Prefettura. La mobilitazione prosegue
Questa mattina a Reggio Calabria le lavoratrici e i lavoratori precari dei ministeri MiC, Giustizia e Mim, spesso definiti come “ex tirocinanti ministeriali”, sono tornati in piazza insieme a USB per denunciare ancora una volta una precarietà che dura da anni e che lo Stato continua a ignorare. Una iniziativa necessaria per evidenziare quanto sia urgente dare una risposta a chi garantisce ogni giorno il funzionamento di uffici, scuole, tribunali, musei e servizi essenziali.
Una delegazione di USB e dei lavoratori è stata ricevuta in Prefettura, dove abbiamo consegnato un documento che sintetizza la gravità della situazione e la necessità di un intervento immediato. Abbiamo segnalato che il 28 febbraio centinaia di lavoratrici e lavoratori nella nostra regione vedranno scadere i propri contratti, rimanendo senza alcuna prospettiva nonostante anni di servizio effettivo svolto alle dipendenze dei ministeri.
Nel confronto è stata evidenziata la profonda contraddizione di amministrazioni centrali che non riconoscono la necessità della stabilizzazione, mentre gli stessi uffici periferici del MiC indicano nero su bianco che queste persone sono indispensabili per il funzionamento delle strutture. Una distanza tra Roma e i territori che rischia di produrre l’ennesima ingiustizia ai danni di chi da anni sostiene l’operatività dello Stato in condizioni di precarietà assoluta.
USB ha ribadito che non accetterà più alcuna ambiguità. La stabilizzazione non è un premio, è un atto dovuto. È una questione di giustizia sociale, soprattutto in una regione come la Calabria dove ogni posto di lavoro perso pesa sulle comunità e sulle fasce popolari già duramente colpite dall’assenza di organici adeguati.
La mobilitazione non si ferma e non si fermerà finché tutti i contratti precari non saranno stabilizzati. Il prossimo appuntamento è il 10 dicembre davanti alla Prefettura di Catanzaro, ma siamo pronti a portare la vertenza direttamente a Roma se Governo e Parlamento continueranno a voltarsi dall’altra parte. Chi tiene in piedi i servizi pubblici merita stabilità, dignità e un futuro certo.
USB Reggio Calabria