Dogane: Sollevamenti dal servizio

 

Corsi di formazione e vessazioni.

 

Mobilitazioni anche per l'accordo farsa, sottoscritto in modo vergognoso da cgil-cisl-uil.

Lamezia Terme -

Abbiamo inviato al Direttore del Distretto doganale della Calabria e al Direttore Interregionale per la Calabria e Campania, una lettera sui sollevamenti dal servizio che vengono fatti in Calabria, in occasione di corsi o missioni fuori sede.
L'interpretazione che dà l'amministrazione è incredibilmente ristretta, errata e fortemente penalizzante per i lavoratori.
Quasi vessatoria.

L'amministrazione, infatti, si arroga il diritto di decidere quando "sollevare" dal servizio il lavoratore, mentre, invece, la normativa e la circolare sulle missioni dà altre indicazioni.
Abbiamo invitato l'amministrazione ad adeguarsi in modo corretto alle procedure.
In allegato la nota inviata all'amministrazione.

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Il 30 novembre scorso, come sapete, il governo, nel vano tentativo di porre un argine ai NO alla riforma costituzionale che lo travolgerà nel referendum di domenica prossima, ha tentato un'ultima disperata mossa: ha chiamato al suo capezzale i sindacati complici (cgil-cisl-uil) siglando con loro una sorta di dichiarazione di intenti sul prossimo rinnovo contrattuale.
I contratti, come sapete si firmano all'ARAN e devono essere convocate tutte le OO.SS. maggiormente rappresentative, quale è la USB, ma in una mossa che di mera propaganda, un sindacato come il nostro, autonomo da ogni partito, non poteva stare allo stesso tavolo dove si svolgono inciuci.
Così, in barba alle norme vigenti ed alle regole sulla rappresentanza non ci hanno convocati: non volevano testimoni.
In tutti i casi, quello che vi hanno presentato come un rinnovo contrattuale è soltanto una semplice intesa sul contratto che intenderanno firmare.
Comunque, a mero titolo di informazione, questi tanti sbandierati 85 euro medi, che sono ovviamente lordi, arriveranno ai lavoratori, se, quando e dopo che il contratto sarà firmato, soltanto a regime, il che vuol dire solo nel 2018, dopo che saranno cioè trascorsi ben 9 anni dall'ultimo rinnovo contrattuale!!!!!
Una miseria che rappresenta davvero un grave insulto per i lavoratori.
Inoltre, solo una parte di queste risorse, probabilmente circa 40 euro nette (medie), arriverà nel 2018 nelle nostre tasche, mentre un'altra parte, circa 10 euro sarà dirottata nella produttività con il principio della valutazione, che come i colleghi delle Entrate sanno già bene, ha significato giudizi negativi per la stragrande maggioranza di loro, a dispetto dell'incremento delle attività che i colleghi svolgono e delle maggiori somme che hanno introitato.
Insomma, con questo accordo-truffa, grazie alla complicità di Cgil Cisl e Uil, sperano di accaparrarsi la benevolenza dei lavoratori che, invece, daranno una risposta all'arroganza di questo governo, non solo il 4 dicembre attraverso il voto con un grande NO alla riforma costituzionale, ma anche con tutte le azioni che, assieme al sindacato USB, saranno messe in campo nelle prossime settimane per combattere questo accordo.