Massima attenzione sui nuovi sistemi di identificazione migranti a Corigliano
L’allarme lanciato da USB nei giorni scorsi per il posizionamento al porto di Corigliano di un sistema di identificazione che espone a rischio infezioni i lavoratori, i cittadini e gli stessi migranti, ha sortito l’effetto di mettere al centro dell’attenzione una questione della quale altrimenti non avrebbe parlato nessuno.
C’erano già state, infatti, le riunioni in prefettura ed erano state assunte le decisioni per effettuare questa tipologia di controlli, senza tener in alcun conto le conseguenze che gli stessi potrebbe avere sui lavoratori che operano all’interno della struttura.
La USB ritiene che in primis a tutela degli stessi migranti, poi del personale che opera in quelle strutture, Dogana, Capitaneria, Autorità portuale, ecc., sia opportuna una profilassi tesa a circoscrivere eventuali problemi di salute, evitando il possibile diffondersi di malattie.
Un altro aspetto USB ritiene vada evidenziato, cioè la sicurezza del trattamento dei migranti, evitando che l’identificazione si trasformi in una sorta di schedatura, quasi fossero dei detenuti.
La dignità di queste persone, colpite da una sorte triste e costretti a viaggi della disperazione in condizioni terribili, che troppo spesso si concludono con la morte, va fortemente tutelata e salvaguardata.
La USB attende gli sviluppi della vicenda e garantisce che vigilerà affinché i diritti dei lavoratori e dei migranti siano tutelati.