Corona Virus Calabria: chiudiamo le porte ed apriamo i portoni!!!

Catanzaro -

Altre ordinanze si susseguono in queste ora in merito al contenimento del contagio COVID 19, in queste ore abbiamo chiuso il paese di Serra s. Bruno!! Benissimo.

Quello che non capiamo e ci colleghiamo anche al contagio del dipendente della COOP di Catanzaro di via Gioacchino da Fiore !! ( tutta la nostra solidarietà)

Uno- chiudere il paese di Serra, e lasciare che i mezzi che giornalmente trasportano derrate alimentari dentro la cinta del paese, vanno e vengono!  ci chiediamo che senso ha ?? ci informano i dipendenti dei trasporti che entrano ed escono dal paese dopo – 5/6 punti vendita - in modo quasi del tutto regolare, rientrano nei depositi e rifanno  il giro per altri paesi!!???

Capiamo che nessuno può morire di fame, nemmeno i nostri concittadini di Serra come pure degli altri paesi, ma chiudere a queste condizioni vuol, significare solo  cautele di circostanza per tappare la bocca all’opinione pubblica “apparire”!! senza contenuti da parte delle autorità regionali.

Ci sono modalità diverse per approvvigionare  la cittadinanza  magari fuori dal paese in aeree sanificare (es.) non certo chiudere una porta ed aprire un portone!!!

Due - stesse incertezze nutriamo per il dipendente della coop di Catanzaro dove viene minimizzato l’evento con chiusura di meno di 48 ore del punto vendita – ed immediata riapertura !!

Da quanto apprendiamo, sempre dai lavoratori, -va bene la sanificazione certificata, ma siamo certi che il dipendente nelle giornate di incubazione abbia si e no frequento solo 5 persone ??? per un tempo limite di soli quindici minuti???? dove il virus NON ha fatto in tempo ad accorgersi di altre persone e quindi infettarle??

A parte l’ironia CHIEDIAMO al Prefetto di Catanzaro, al Governatore della Calabria, di chiudere il punto vendita,  fino a quando tutti i lavoratori non sono stati sottoposti al tampone, per scongiurare latenze del virus, a tutela dei dipendenti, ed accertare effettivamente quante persone sono state in contatto durante l’attività lavorativa del dipendente coop.

Cosi come adottare sistemi di scarico e carico sicuri nei paesi sottoposti a chiusura.

I lavoratori USB chiedono - Tamponi per tutti anche perché, chi sta incubando  - ( L’incubazione del virus dura 14 giorni)  -  potrebbe risultare negativo oggi e contagiare domani;    allargare lo spettro dell’esecuzione dei tamponi anche ai contatti occasionali, puntando così a isolare anche i positivi asintomatici, e ragionando anche sulla possibilità di concentrarsi su particolari categorie specifiche particolarmente esposte nelle giornate precedenti (in media ci vogliono 5 giorni per riscontrarlo), evitando il rischio di «mettere in libertà» persone che invece dovrebbero stare isolate, per la USB, il beneficio di questa scelta non è misurabile: poiché nessuno sa qual è il numero reale dei contagiati

Basta continuare ad immolare altre persone  – ora e nelle prossime settimane – in nome di un profitto a discapito della vita dei lavoratori. Sono scelte pesanti per le imprese MA NECESSARIE per la USB e per l’incolumità della cittadinanza. 

Catanzaro 24 marzo 2020 – f,to jiritano