Catanzaro Servizi S.p.A.: quando rilancio e dismissione si (con)fondono, di kafkiana memoria!

Catanzaro -

 

Un'altra realtà di Catanzaro va verso il crack amministrativo e politico visto, l’evolversi delle dinamiche che investono il futuro della Catanzaro Servizi S.p.A. e dei suoi lavoratori;

La Società per la quale lavorano 134 persone, con relative famiglie di totale proprietà del Comune di Catanzaro, è vittima oggi di un tragicomico “gioco al massacro” che a fronte della parola a tutt’oggi vuota e retorica “RILANCIO”, nasconde, una prevedibile e persino ricercata “DISMISSIONE”.

 

Come USB, le preoccupazioni nascono dalle vicissitudini che seguiamo da anni in città a partire dalla questione “Parco Romani”, dove la magistratura ha decretato l’assoluzione piena e completa dei precedenti inquisiti, -da questo punto parte  il destino della Società  Catanzaro servizi, da allora e lo è ancora, indissolubilmente legato a quella vicenda, con gli stessi soggetti; Sindaco in testa, a tirarne le fila.

Esistono un “prima” ed un “dopo”, relativo alla vicenda “Parco Romani”, pieni di domande di cui tutta l’amministrazione comunale ha paura di dare risposte, di strategie messe in atto da questa Amministrazione,  di conseguenze che gravano e pesano sulla vita dei dipendenti della Catanzaro Servizi S.p.A. ed aggiungiamo come USB, in maniera drammatica e prioritaria.

Un “prima” in cui la Società acquistava su indicazione e con apposita garanzia del Comune di Catanzaro, attraverso un finanziamento statale di circa cinque milioni di euro, una porzione di “Parco Romani” per dare vita e gestire l’Ente Fiera permettendo così l’avvio del Centro Commerciale e l’attività dei proprietari dei locali ed un “dopo” in cui il Comune disconosceva accordi e quant’altro, anzi negava l’esistenza del finanziamento, negava la continuità amministrativa degli atti, bloccava insomma tutto l’iter.

Per effetto di questi “prima” e “dopo”, la Catanzaro Servizi S.p.A., è stata posta in liquidazione, è stata più volte chiamata in tribunale, ha subito pignoramenti, ha visto preclusa la possibilità di operare ed in tutto ciò i suoi dipendenti ne hanno pagato le conseguenze.

Come se non bastasse, l’attuale  Amministrazione, ha ben pensato di “aiutare ad incappottarsi ” ancora la Catanzaro Servizi S.p.A., infatti, dopo aver ben operato sulla questione anzidetta, ha “Ricapitalizzato” (il termine è kafkiano) la Società immettendo nel suo patrimonio, non soldi, ma due proprietà immobiliari di cui una gravata da leasing (quindi debiti) per un controvalore debitorio di circa sei milioni di euro.

Oggi ci troviamo difronte ad una Società che sta pagando di tasca propria oltre tre milioni e mezzo di euro per non avere nulla in cambio, che i soldi del finanziamento per l’avvio Attività dentro “Parco Romani” c’erano e sono stati usati dal Comune di Catanzaro per allestire altre strutture, che oltre ai soldi già pagati, sulla Società gravano tutti gli oneri passivi e le spese legali per difendersi ancora oggi in tribunale difesa che a questo punto appare pretestuosa ed inutile.

Ma “l’aiuto” di questa Amministrazione alla propria Società non finisce qui, ancora, per “riconoscere il merito” del lavoro fin qui svolto  dai suoi dipendenti CZ servizi, si è proceduto ad indire concorsi (ben vengano) per nuove assunzioni di cui tutti ne vanno boriosi,  dimenticando volutamente di prevedere almeno un riconoscimento di punteggio per esperienze acquisite dal personale CZ Servizi, così, ironia della sorte, i nuovi assunti sono spesso “affiancati/formati dal personale CZ Servizi, che probabilmente andranno presto a sostituire, ed ancora, nell’individuare i servizi da affidare ai percettori di reddito di cittadinanza il Sindaco e la sua Giunta hanno pensato bene di scegliere, tra tanti, proprio i servizi oggi svolti dalla Società, con il suo personale, ovvero Assistenza pre e post scuola, Archiviazione documentale, Operatori di biblioteca. Insomma si sta precostituendo una situazione di esubero del personale della Società Partecipata! Altro che proposta di Legge per l’internalizzazione dei dipendenti.   

Se non bastassero queste azioni volte al “rilancio” della Società, a far venire i brividi, corre l’obbligo come USB, citare come quest’Amministrazione prima sottoscriva il nuovo contratto di servizio (fino al 31.01.2022 !!??) impegnando tutto il personale, dopodiché affida alla CZ servizi i servizi cimiteriali,  imponendo di espletarli senza fare ricorso a nuove assunzioni!!

In un sol colpo, quindi, si mandano a casa i lavoratori che prima e con altra ditta lavoravano presso i cimiteri da 20 anni (mentre linee guida dell’ANAC e Deliberati similari della stessa autorità, vedasi la n.190 del 03..03.2021, indicano il ricorso alla Clausola Sociale per la salvaguardia di quei posti di lavoro) e si chiede alla Società di espletare un servizio nuovo senza nuovo personale.

Una magnificenza dietro l’altra di questa amministrazione, chiusa nei suoi muri d’orati senza confronto con nessuno, disattendendo pure le richieste della CZ servizi di attività lavorative economiche per dare un po’ di ossigeno alla società.

Neanche la proposta di allocare nei propri immobili, (quelli immessi con la famosa ricapitalizzazione !!!), uffici comunali che oggi sono in affitto, così da ottenere risparmio per il Comune ed al contempo permettere alla Società di fare fronte al debito gravante sugli stessi immobili, sono state prese in considerazione come nelle migliori tradizioni del nostro sindaco sono state disattese.

Tutte le azioni di “rilancio” della Catanzaro Servizi S.p.A., operate da questa Amministrazione, si sono concretizzate in un debito di oltre sei milioni di euro, in disservizi per la città, in sofferenza per i lavoratori.

L’epilogo di queste azioni di “rilancio” come USB ci sta facendo vivere l’incubo della nota vicenda del FALLIMENTO della Società Partecipata del Comune di Palermo in cui lo stesso Comune, nel caso di Catanzaro ben rappresentato dal Comitato di Controllo Analogo oltre che dal Sindaco, è stato condannato per “….abuso dei poteri di direzione e controllo….” , dovendo così corrispondere alla curatela fallimentare di quella Società € 50.800.000 circa e lasciando tutti i lavoratori in mezzo ad una strada, - ci auguriamo di NO! - Ma siamo sulla buona strada a Catanzaro, un altro pezzo di città che CHIUDE! ( CMO ospedale militare – magistratura – università – s. Anna…. – spoliazione continua)

Ci auguriamo solo che i lavoratori della CZ servizi non rientrino più nei “dolci pensieri” di questa amministrazione, altrimenti da domani bisogna equipaggiarsi con le tende dentro la casa comunale e bivaccare, perché soldi e pazienza sono finiti.

Si apre un nuovo fronte di “conflitto” sindacale.

p/USB Catanzaro

JIRITANO