"CALABRIA ORA" E L'INFORMAZIONE LIBERA

Lamezia Terme -

Riteniamo che quello che sta succedendo oggi al quotidiano Calabria Ora, meriti una riflessione sullo stato dell’informazione nella nostra regione.

Il fatto, di per sé, si commenterebbe da solo, tanto è paradossale e grave: un quotidiano regionale, entrato in crisi  all’indomani di pesanti minacce subite a seguito di una denuncia su comportamenti affatto consoni da parte di uomini politici calabresi (fatti, tra l’altro,  assurti ad interesse nazionale) e successivamente chiuso “approfittando” di uno sciopero indetto dalla redazione (!).

La prima cosa che ci viene in mente è che ancora una volta il diritto di sciopero viene colpito duramente e diventa strumento, usato contro i lavoratori, per far ricadere su di loro le conseguenze dell’esercizio di questo diritto costituzionale.

In secondo luogo, non si può non rilevare che in Calabria l’unica “informazione” possibile sia quella funzionale al mantenimento dei poteri forti, mentre tutto ciò che si discosta da questo, viene scientemente oscurato.

L’emblema di tutto ciò, è dato dal telegiornale regionale della Rai, che, al di là delle posizioni ufficiali dei potentati della regione, sembra interessato solo a rincorrere le autorevoli sagre che vanno dal Pollino all’Aspromonte (con tutto il rispetto per gli usi e le tradizioni popolari), mentre è totalmente assente quando si tratta di riportare le tante iniziative messe in campo da un sindacato come USB, che prova a dare voce ai troppi lavoratori licenziati, ai precari, ai cassintegrati ed coloro che sono colpiti drammaticamente da una crisi provocata dalle grandi lobbies politico-affaristiche e fatte pagare ai lavoratori.

In questo panorama davvero triste, si inserisce la sconcertante vicenda di Calabria Ora: ci sembra giusto sottolineare, per non scadere in una ingiusta piaggeria, che anche questo quotidiano non sempre è stato attento a quanto da noi denunciato; pur tuttavia, riteniamo che nella nostra regione, senza questa testata, la libertà di stampa sarebbe ancora più limitata e la democrazia informativa ancora più povera e sempre più asservita alle logiche del potere.

Ai lavoratori di Calabria Ora in lotta, tutta la solidarietà della Federazione Regionale di USB Calabria e l’augurio di una soluzione positiva della vertenza.